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Perché gli investitori USA comprano debito "spazzatura" dall’Europa?
giovedì 8 agosto 2013, di
In questa prima metà dell’anno, il mercato del debito privato delle aziende sta sperimentando una fase di forti vendite dall’Europa agli Stati Uniti, in particolare del debito cosiddetto "non-investment grade", ovvero il debito "spazzatura".
In particolare, nel 2013 le aziende Europee hanno venduto 106.6 miliardi di Dollari in azioni, circa l’11% in più rispetto allo stesso periodo del 2012. Questo aumento è stato guidato dall’aumento del 67% in vendite di titoli di debito spazzatura, per un totale di 28.8 miliardi di dollari, secondo le stime Dealogistic.
Com’è possibile spiegare questo fenomeno, alla luce dei continui problemi dell’Eurozona?
Le ragioni di questa tendenza possono essere diverse, bisogna considerare il particolare momento storico che vivono le aziende Europee ed il contesto finanziario in cui la scena è dominata dalla politica "comunicativa" delle banche centrali.
La situazione delle aziende in Europa
Anzitutto bisogna notare che molte aziende in Europa stanno facendo ricorso al mercato del debito con lo scopo di rifinanziare le proprie casse, visto che il settore bancario è piuttosto restio all’erogazione di prestiti.
Tassi di interesse storicamente bassi per lungo tempo
In questo momento, i tassi di interesse sono storicamente bassi e sia la Federal Reserve, sia la Bank of England hanno promesso di mantenerli tali per almeno un anno ancora. In questo contesto, anche i titoli delle aziende meno affidabili sembrano esercitare attrazione. Addirittura in molti casi si verifica una riduzione della leva, fenomeno già rilevato dall’inizio della crisi.
Secondo gli analisti di Bank of America, questa relazione tra tassi di interesse e debito spazzatura sottolinea quanto i primi siano importanti per gli investitori, nel contesto finanziario attuale.
Aumentano i titoli "spazzatura"
Altra causa che spiega questo i forti acquisti sui titoli spazzatura è l’aumento di questi. Nel corso della crisi e a causa del rallentamento economico, molte aziende hanno perduto la loro affidabilità e così offrono titoli "spazzatura", dunque il numero di titoli "junk" è aumentato rispetto ad un anno fa.
D’altra parte, i titoli considerati come affidabili (investment-grade) sono stati piuttosto cauti negli ultimi mesi.
Cosa succederà quando i titoli saranno maturati?
Si tratta tuttavia di investimenti rischiosi, spiegano gli analisti; oltre ad esserci il rischio di movimenti incontrollati, i rischi maggiori arriveranno tra il 2016 ed il 2018. Quando i titoli giungeranno a maturazione, sicuramente ci sarà qualche azienda costretta a dichiarare il fallimento.