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Pensioni, ultime notizie: le reazioni al piano Ape, cosa faranno i sindacati?
mercoledì 15 giugno 2016, di
Le ultime notizie sulle pensioni fanno riferimento all’incontro avvenuto nella giornata di ieri tra il Governo e i sindacati al fine di discutere della prossima riforma delle pensioni.
Durante il confronto, infatti, il Governo ha spiegato alle parti sociali la soluzione che intende mettere in campo per favorire la flessibilità in uscita e garantire, quindi, la pensione anticipata.
Si tratta dell’Ape, una forma di pensionamento anticipato realizzato grazie alla formula del prestito bancario, di cui si parla da mesi.
Da ieri sono stati svelati maggiori dettagli sulla manovra, che inizia quindi a diventare reale e probabilmente sarà la soluzione che verrà effettivamente adottata dall’esecutivo.
Per saperne di più sull’Ape leggi anche: Riforma pensioni, novità: 20 anni di prestito per la pensione anticipata, ecco come funziona l’Ape
Come sono state le reazioni della politica e dei sindacati dopo l’incontro di ieri? Il piano prospettato dal Governo ha convinto oppure non è considerato una possibile soluzione alle difficoltà create dalla Legge Fornero?
Di seguito tutte le reazioni a caldo sull’Ape in vista del prossimo incontro tra sindacati e Governo fissato per il 23 giugno.
Pensioni, la proposta dell’Ape come pensione anticipata: le reazioni del M5S
A farsi portavoce del pensiero del M5S sulla proposta di pensione anticipata proposta dal Governo ossia l’Ape, una sorta di prestito pensionistico, è stato il deputato Luigi Di Maio intervenuto in serata alla trasmissione "Di Martedì" su La7.
Le posizioni del M5S e del Pd sembrano di fatto essere distanti anche per quanto riguarda la riforma previdenziale. Di Maio ha espresso perplessità nei confronti di Renzi, affermando che le promesse fatte dal premier si ridurrebbero soltanto ad annunci in vista della prossima tornata elettorale.
Il Pd, infatti, sul tema delle pensioni si sta giocando molto dal punto di vista elettorale.
Di Maio ha anche criticato la proposta dell’Ape:
"Non si andrà in pensione prima, ma si farà accendere un mutuo che poi il pensionato stesso dovrà ripagare a 67 anni"
ha infatti commentato il vice presidente della Camera dei Deputati non ritenendosi soddisfatto di quanto emerso dall’incontro di ieri.
Pensioni, la reazione di Salvini: l’Ape è una truffa
Meno diplomatico è stato invece il leader della Lega Nord Matteo Salvini, intervenuto sempre nella trasmissione Di Martedì.
Salvini, infatti, in merito alla proposta di pensione anticipata grazie a un prestito proposta dal Governo ha così commentato:
"È una truffa. Uno deve chiedere in prestito i soldi suoi che ha pagato per 30 anni per ingrassare le Banche".
Per il leader del Carroccio la soluzione sarebbe l’approvazione della quota 41, ossia il pensionamento con 41 anni di contributi senza penalizzazioni.
"Se si manda una persona in pensione a 62 anni, inizia a lavorare un ventenne".
Pensioni, i sindacati hanno apprezzato apertura del Governo
Più soddisfatti della proposta dell’Ape messa in campo dal Governo sono stati i sindacati, che ora attendono il prossimo incontro del 23 giugno per discutere nuovamente della prossima riforma delle pensioni.
Annamaria Furlan, leader della Cisl, in merito all’incontro di ieri ha infatti affermato che i sindacati hanno
"acquisito dal governo una cosa di non poco conto: non ci sarà una penalizzazione per chi sceglie di andare in pensione prima, ma la restituzione di un prestito".
E, a chi fa notare che l’ipotesi di un prestito ventennale non sembrerebbe una soluzione ottimale, Furlan risponde:
"Deriva dalla necessità di non allargare le maglie della spesa pubblica, dando modo all’Europa di fermare tutto".
A questo punto la palla passa ai sindacati. Cosa proporranno nel prossimo incontro?