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Pensioni precoci, ultime novità: a decidere sarà l’Europa?
venerdì 22 gennaio 2016, di
Continua a tenere banco la polemica che riguarda le pensioni dei lavoratori precoci.
I precoci sono quella categoria di lavoratori che ha iniziato a lavorare in giovane età e che, pur non avendo raggiunto l’età anagrafica per accedere alla pensione, hanno però versato 42 anni di contributi.
I lavoratori precoci sono stati penalizzati dalla riforma Fornero; a tal proposito il dibattito è incentrato sulla riforma delle pensioni allo studio del Governo che dovrà affrontare anche la questione dei precoci.
Sulla questione in questi giorni sono intervenuti anche il leader della Fiom Maurizio Landini e il pentastellato Di Battista.
L’ultima parola sembra però spettare all’Europa.
Pensioni precoci: Landini critica sistema contributivo
Nel dibattito che riguarda le pensioni dei lavoratori precoci è intervenuto anche il leader della Fiom Maurizio Landini, che ha usato parole dure nei confronti del Governo reo di non voler davvero trovare una soluzione al problema.
"Si deve lavorare sette, otto o addirittura nove anni in più. Vorrei far notare che questa operazione è servita per fare risparmiare qualcosa come 80 miliardi al nostro paese e penso che non possiamo considerare quella una riforma. La legge va cambiata perché è ingiusta".
Landini ha inoltre criticato il sistema pensionistico contributivo, che sarebbe un’esclusiva italiana.
"L’idea di un sistema completamente contributivo non esiste in nessun’altro paese d’Europa"
ha commentato il leader della Fiom.
Anche l’esponente del M5S Di Battista è intervenuto sulla questione, ricordando al leader della Lega Nord, Matteo Salvini, come la riforma Fornero sia stata votata anche dai suoi alleati.
Pensioni precoci: decisione spetta all’Europa?
E se il dibattito che riguarda le pensioni dei lavoratori precoci continua, a risaltare è l’immobilismo del Governo e del premier Matteo Renzi.
La ricerca di una soluzione al problema dei lavoratori precoci non sembra infatti essere al momento una priorità: ad incidere su qualsiasi intervento da inserire nella riforma delle pensioni e, in particolare, su una nuova regolamentazione per il comparto dei lavoratori precoci è la salvaguardia dei saldi relativi alla spesa pubblica. La riforma Fornero, infatti, al momento garantisce un risparmio non indifferente alle casse pubbliche.
Inoltre sembra che ogni decisione a tal proposito, ormai, sia subordinata al volere dell’Europa e che quindi anche la partita dei precoci dovrà giocarsi a Bruxelles.
Tuttavia, seppur appare vero che l’Europa stia giocando un ruolo importante sulla questione, è anche vero che in Italia non ci sono stati segni decisi nella ricerca di una soluzione.