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Pensioni precoci, ultime novità: domani incontro sindacati Governo, le richieste dei lavoratori

martedì 28 febbraio 2017, di Stefania Manservigi

I lavoratori precoci non si arrendono e continuano a chiedere la Quota 41 per tutti.
Senza se e senza ma, è questa la richiesta che i precoci ribadiscono anche alla vigilia dell’incontro tra sindacati e Governo per fare il punto sui decreti attuativi.
Si terrà domani, infatti, l’importante confronto tra parti sociali ed esecutivo, durante il quale verranno discussi i decreti attuativi elaborati dal Governo che, nel giro di pochi giorni, dovrebbero rendere effettive le misure approvate con la riforma delle pensioni.
Tra le novità che dovrebbero entrare in vigore ufficialmente dal 1° maggio 2017 c’è anche la Quota 41, la misura che consente ad alcune categorie di lavoratori precoci, tassativamente determinate, di poter andare in pensione anticipata al raggiungimento dei 41 anni di contributi versati senza penalizzazione.
Misura questa che non è stata accolta con favore dagli appartenenti la categoria: i precoci, infatti, da mesi richiedono che venga approvata la Quota 41 per tutti perché chiunque abbia versato almeno 41 anni di contribuzione merita di poter accedere alla pensione senza essere ulteriormente penalizzato.

Pensioni precoci: Quota 41 per tutti, lavoratori non si arrendono
L’obiettivo della Quota 41 per tutti sembra sempre più di difficile realizzazione, almeno nell’immediato. I decreti attuativi sono ormai in via di elaborazione e, durante l’incontro di domani, i sindacati potrebbero forse chiedere ed ottenere un ampliamento della platea dei beneficiari.
Ma i lavoratori precoci non si arrendono: riuniti nella pagina Facebook "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" i precoci continuano la mobilitazione a favore della loro causa.
Proprio stamattina una delegazione di precoci ha incontrato il consigliere economico della Presidenza del Consiglio, il professor Marco Leonardi, per rappresentare le esigenze e le necessità di una categoria di lavoratori che ha iniziato a lavorare in giovane età e che è stata fortemente penalizzata dalla Legge Fornero.
I precoci hanno inoltre rilanciato una petizione, quella sul disegno di legge 857 firmato da Damiano e Gnecchi, che prevede l’introduzione della Quota 41 per tutti. La petizione sta ottenendo un grande successo, con un numero di firme superiore, al momento, alle 30mila unità.

Pensioni precoci: le richieste dei lavoratori al Governo
I punti su cui si continueranno a battere i precoci sono sostanzialmente due: la Quota 41 per tutti e la rimodulazione delle aspettative di vita. Non solo i lavoratori precoci sono rimasti delusi dalla Quota 41 approvata nella riforma delle pensioni ma dietro l’angolo rischia di esserci anche la beffa; in base all’adeguamento alle speranze di vita, infatti, nei prossimi anni la Quota 41 potrebbe non essere sufficiente. Dal 2019 ai 41 anni di contributi richiesti dovranno essere aggiunti 4 mesi, mentre dal 2021 7 mesi e così via.
Una previsione inaccettabile anche in vista del ricambio generazionale auspicato per favorire l’accesso dei giovani al mondo del lavoro.

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