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Pensioni precoci, ultime novità: lavoratori in pressione sui sindacati. Ultima possibilità per Quota 41 per tutti?
mercoledì 15 febbraio 2017, di
La riforma delle pensioni entra nel vivo in attesa dei decreti attuativi.
E’ stato annunciato per il 21 febbraio, infatti, il primo incontro tra sindacati e Governo che darà ufficialmente il via alla seconda fase della riforma delle pensioni, forse la più delicata.
Sono ancora molti i punti da chiarire: tra questi trova rilievo la questione dei lavoratori precoci che da mesi si battono a favore della Quota 41 per tutti e che si sono dovuti accontentare di una manovra che accoglie solo parzialmente le loro richieste.
Ricordiamo, infatti, che nella riforma delle pensioni è stata introdotta la Quota 41, ossia la possibilità di pensione anticipata al raggiungimento dei 41 anni di contributi versati senza penalizzazione, ma per una platea ristretta di precoci.
I lavoratori precoci però non si arrendono, e continuano la loro battaglia. Riuniti nel gruppo Facebook "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" molto seguito e attivo, gli interessati si stanno infatti organizzando per mettere a punto le prossime mosse. Ecco tutte le novità.
Pensioni precoci: pressioni sui sindacati, si punta a Quota 41 per tutti
Come già anticipato, i lavoratori precoci sono rimasti delusi dalla riforma delle pensioni approvata dal Governo che prevede una Quota 41 riservata solo ad alcune categorie di precoci. L’incontro del prossimo 21 Febbraio tra sindacati e Governo potrebbe essere una buona occasione per cercare di riaprire il dialogo sulla Quota 41 per tutti, obiettivo che i precoci non intendono mollare.
Sul gruppo Facebook "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" è stata lanciata quindi un’iniziativa: tutti i lavoratori appartenenti alla categoria, infatti, sono stati invitati a scrivere le proprie richieste e consegnarle alle sedi sindacali del proprio territorio. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le parti sociali sulle necessità di una categoria che ha iniziato a lavorare in giovane età e che, a causa della Legge Fornero, ha visto aumentare l’età pensionabile nonostante i molti anni di contribuzione versati. La fiducia verso i sindacati, tuttavia, è stata compromessa: alle parti sociali è stata attribuita la colpa di aver firmato l’accordo con il Governo dello scorso 28 settembre, accordo che ha chiuso le porte alla Quota 41 per tutti chiesta dai precoci. I sindacati questa volta sapranno cogliere le richieste dei lavoratori?
Pensioni precoci: petizione per Quota 41, ma non solo
Le iniziative dei lavoratori precoci non si fermano qui. Sul sito change.org, infatti, è stata lanciata una petizione per chiedere la discussione alla Camera del ddl 857. Si tratta della proposta avanzata dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, che prevede la Quota 41 per tutti. Non solo. Il decreto in questione, infatti, conterrebbe anche una proposta per garantire una maggiore flessibilità in uscita più conveniente dell’Ape.
Può essere l’ultima chiamata per la Quota 41 per tutti?