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Pensioni a rischio con Tfr anticipato: ecco l’allarme lanciato da Bankitalia

martedì 4 novembre 2014, di Marta Panicucci

Oggi le polemiche alla legge di stabilità arrivano direttamente da Bankitalia che lancia l’allarme sulle ripercussioni che l’anticipo del Tfr in busta paga avranno sul sistema pensionistico. Nel complesso, da Via Nazionale arriva un giudizio positivo sulla legge di stabilità del governo Renzi, in quanto la manovra "realizza una significativa riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e introduce alcuni utili incentivi all’attività innovativa". Ma nell’ambito delle audizioni sul Ddl stabilità Bankitalia sottolinea alcune problematiche legate alla manovra: prima tra tutte la capacità del sistema pensionistico di reggere le nuove norme.

Tfr in busta paga, allarme sulla pensioni
È cruciale che la temporaneità del provvedimento sia mantenuta. L’adesione dei lavoratori a basso reddito all’iniziativa infatti aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate, questo il monito di Bankitalia. Secondo Via Nazionale è necessario fissare un termine temporale per l’anticipo del Tfr per evitare ripercussioni pesanti sulle pensioni.

La legge di stabilità 2015 ha introdotto il Tfr in busta paga per incrementare lo stipendio dei lavoratori, nella speranza di dare nuovo slancio ai consumi. Ma già aziende e sindacati avevano avanzato molte perplessità sulla bontà dell’iniziativa: le prime temono che la norma metta in difficoltà le casse aziendali costrette ad erogare il Tfr prima della fine del rapporto di lavoro; mentre i sindacati temono che puntare troppa attenzione sul presente possa mettere a rischio il futuro.

Sulla stessa linea d’onda Bankitalia: "lo smobilizzo del Tfr maturando - ha spiegato Signorini - inciderebbe negativamente sulla capacità della previdenza complementare di integrare il sistema pensionistico pubblico, che in prospettiva presenta bassi tassi di sostituzione, soprattutto per i giovani, mediamente più soggetti a vincoli di liquidità. L’adesione dei lavoratori a basso reddito all’iniziativa aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate".

Altre perplessità
Nonostante l’ok complessivo, Bankitalia è critica anche su altri punti della legge di stabilità. Tra questi il taglio dell’Irap "che consente un significativo alleggerimento del costo del lavoro ma comprime i margini di autonomia delle Regioni, per le quali il tributo rappresenta la principale fonte di finanziamento. In un assetto efficiente - spiega il vicedirettore di Bankitalia - gli enti decentrati devono poter essere responsabili dei livelli di entrate e di spese e su - questa base - venire giudicati dai cittadini. Inoltre, gli interventi modificano in misura significativa la struttura del tributo, rendendo opportuno avviare una riflessione sul suo ruolo nel sistema fiscale italiano".

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