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Pensione anticipata, ultime novità su Ape e Quota 41 dal Governo

venerdì 3 marzo 2017, di Francesco Scarpari

Pensione anticipata, ultime novità su Ape e Quota 41 dall’incontro tra sindacati e Governo. Molte le questioni su cui si è soffermata la trattativa: nell’aria sembra ci siano la possibilità di un allargamento della platea di lavoratori che potranno fare richiesta di pensione anticipata.

Ape e Quota 41 sul tavolo del Governo quindi per gli ultimi ritocchi al Dpcm che dovrebbe delimitare la normativa sulla pensione anticipata. Scaduto il 1° marzo il termine per la presentazione del decreto, nei palazzi della politica non sembra ci sia scetticismo circa il varo della riforma. La data da segnare sul calendario rimarrebbe quindi quella del 1° maggio 2017, giorno di entrata in vigore delle nuove misure sulla pensione anticipata.

Ecco quindi le ultime novità che sembrano profilarsi all’orizzonte per l’anticipo pensionistico e i lavoratori precoci.

Pensione anticipata, ultime novità su Ape e Quota 41

Ci sono novità per quanto riguarda Ape e Quota 41. Le ultimissime vengono dall’incontro Governo-sindacati che ha posto sul tavolo alcune modifiche e ha parzialmente ridisegnato il quadro per la pensione anticipata.

Per quanto riguarda l’Ape social, sembrerebbe che la certificazione di lavoro usurante sarà compiuta sulla base della mansione affidata al lavoratore e non al settore in cui si muove l’azienda. L’attestazione di lavoro gravoso sarà affidata all’impresa; le verifiche saranno invece eseguite con indagini apposite sulle banche dati del Ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail.

Da tenere sotto osservazione per l’Ape volontaria sono le decisioni che verranno concordate dall’incontro tra banche (ABI) e istituti assicurativi (ANIA). Proprio da questa intesa verranno specificate nel dettaglio le condizioni per il finanziamento del pensionamento anticipato.

La Quota 41 potrebbe essere estese ad una platea più vasta di lavoratori. È questa la proposta che sembra sia stata presa in considerazione nelle ultime ore dal Governo. In ballo ci sarebbe un’interpretazione in termini meno restrittivi per i parametri sui versamenti dei lavoratori precoci. Oltre a non dover essere consecutivi, i contributi versati nei 12 mesi effettuati prima dei 19 anni non saranno interrotti da stop dovuti a maternità, malattie o cassa integrazione.

Ape e Quota 41: che cosa sono le ultime misure per la pensione anticipata

La pensione anticipata sarà a breve una possibilità per molti lavoratori. È questa la promessa dell’Ape, l’anticipo pensionistico che permetterà di uscire dal mondo del lavoro già a partire dai 63 anni. La data a partire dalla quale si potrà usufruire di questa nuova misura è il 1° maggio 2017.

L’Ape si suddivide in due tipologie. La prima, quella che si rivolgerà ad un maggior numero di persone, è l’Ape volontaria. Questa misura permetterà di accedere alla pensione già dai 63 anni per tutti quei lavoratori che vorranno farne richiesta. Sarà richiesto inoltre di aver maturato più di 20 anni di contributi e che manchino meno di 3 anni e 7 mesi al pensionamento regolare.

La pensione in caso di Ape volontaria verrà pagata interamente da chi ne farà domanda. Le banche infatti potranno erogare un prestito che verrà però ripagato negli anni dal pensionato stesso. Discorso differente per l’Ape social, che non sarà a carico di chi ne farà richiesta e che sarà quindi gratuita. Questa seconda tipologia di anticipo pensionistico è però vincolata ad una serie di requisiti.

La Quota 41 consegnerà invece agli attuali lavoratori la possibilità di accedere alla pensione dopo aver versato 41 annualità di contributi. È però riservata ai lavoratori precoci, a coloro cioè che hanno maturato 12 mesi di versamenti già al compimento dei 19 anni di età. Anche la Quota 41 entrerà in vigore dal 1° maggio 2017.

Pensione anticipata, le prossime date del confronto con il Governo

Le novità per quanto riguarda la riforma delle pensioni potrebbero aumentare nel corso dei prossimi giorni. Il prossimo incontro sul tema è fissato per il 13 marzo e da lì sono attese ulteriori indicazioni in tema di previdenza.

Sotto la lente d’ingrandimento dei sindacati potrebbero cadere nelle prossime settimane la questione circa le aspettative di vita. Dalle trattative in materia potrebbe derivare un’ulteriore allargamento della platea di lavoratori che potrebbero usufruire della pensione anticipata. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi e sulle prossime novità.

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