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Partito Democratico, Emiliano resta: ecco chi saranno i candidati al congresso
mercoledì 22 febbraio 2017, di
Partito Democratico, ultime notizie: nominata la commissione del congresso che ha il compito di definire le regole e i tempi per la nomina del nuovo segretario del PD.
I tempi per l’organizzazione del congresso PD saranno brevi perché come sottolineato da Renzi non si può più rinviare la discussione per il futuro del partito e soprattutto del Paese. Al prossimo congresso del Partito Democratico però non ci saranno i bersaniani e il presidente della Toscana Enrico Rossi che hanno deciso di formare un nuovo partito.
Chi invece ha scelto di fare un passo indietro di restare nel Partito Democratico è Michele Emiliano, che a sorpresa ha dichiarato che sarà nella lista dei candidati per la presidenza del PD.
Una scelta motivata dalla voglia di rappresentare quei militanti del Partito Democratico che gli hanno chiesto con insistenza di candidarsi. Naturalmente non sarà semplice per Emiliano, specialmente adesso che gli scissionisti hanno deciso di abbandonare il PD, ma proverà comunque a strappare la presidenza a Renzi. D’altronde, come da lui stesso dichiarato, “chi lotta può perdere chi non lotta ha già perso”.
Da parte degli altri bersaniani, però, non ci sarà nessun passo indietro rispetto alla decisione di abbandonare il PD. L’obiettivo adesso è formare una nuova realtà di sinistra e gettare le basi per un’alleanza con Sinistra Italiana, fondamentale in vista delle prossime elezioni.
Scissione del Partito Democratico, Roberto Speranza: “Noi andiamo avanti”
Roberto Speranza ha parlato della scelta di Emiliano di restare nel Partito Democratico dichiarando che ne “prenderanno atto”. La decisione dei bersaniani però è già stata presa ed è quella di abbandonare il “PDr” (Partito di Renzi) per costruire un nuovo progetto politico del centrosinistra italiano che abbia come obiettivo quello di correggere le politiche che hanno portato lavoratori, insegnanti e giovani ad allontanarsi da loro.
Anche Bersani, ospite di Floris a “DiMartedì” ha fatto il punto della situazione dicendo che adesso il primo passo sarà quello di costruire dei gruppi parlamentari autonomi. Al momento i numeri ci dicono che alla Camera dovrebbero essere 22 i deputati in uscita dal gruppo del PD, mentre i senatori dovrebbero essere 15.
Scissione del Partito Democratico: Renzi ed Emiliano i soli candidati alla segreteria?
Con la scissione del Partito Democratico sembra quasi scontata la conferma di Renzi come segretario. L’ex premier, che ieri è volato negli USA, ha ribadito che quella della “scissione” non è la scelta migliore ma necessaria poiché “è tempo di rimettersi in cammino” senza bloccare la discussione del partito e del Paese.
Renzi quindi dovrà vedersela con la candidatura di Emiliano che al momento sembra un uomo solo all’interno del PD. I suoi sostenitori, infatti, sono tutti da parte della scissione quindi sarà molto difficile per lui raggiungere il numero necessario di consensi.
Ma quella per la segreteria del Partito Democratico potrebbe non essere una corsa con soli due candidati. Ad oggi, infatti, non è ancora chiara la decisione del Ministro della Giustizia Andrea Orlando che non ha escluso una sua discesa in campo. Orlando ha detto di “non aver ancora deciso” e che comunque il passo indietro di Emiliano non influirà in alcun modo sulla sua decisione. “Non baso la mia scelta sulle altre candidature”, ha concluso il Ministro della Giustizia.