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Paesi di serie A e di serie B. Ecco il piano di Angela Merkel
sabato 11 febbraio 2017, di
Angela Merkel parla di un’Europa a due velocità, una delle idee che servirebbero per riuscire a salvare l’Unione europea dal suo sfaldamento e provare a riportare tranquillità all’interno dell’eurozona.
Le parole della Merkel però non sembra che intendessero ciò, ma che indicassero un cambiamento nelle disposizioni.
La proposta sarebbe quindi quella di mettere nero su bianco i paesi che hanno maggiori diritti e che di conseguenza possono prendere parte alle decisioni. Tra questi ci sarebbe ovviamente la Germania che potrebbe così decidere con tranquillità le regole in UE per le principali questioni.
Angela Merkel ha poi corretto le sue parole, dopo che il Premier Gentiloni le ha fatto notare come in Europa vi siano già due velocità, la cancelliera ha risposto commentando: sgomberare il campo su un equivoco sorto sull’Europa a diverse velocità: non è vero che ho parlato di velocità diverse riguardo all’Eurozona, anzi l’area dell’Euro deve essere coesa e continuare a sostenere tutti i progetti varati assieme come il fondo salva-stati. Su questo punto deve esserci chiarezza.
Ma siamo proprio sicuri che si sia espressa male? Le parole della cancelliera tedesca non sembrano infatti dettate da una svista, ma sembrano più un chiarimento su un progetto che si vorrebbe attuare.
Cerchiamo di capire meglio che cosa intendeva la Merkel, vedendo anche il video di Nessuno a La Gabbia.
Ci sarà un’UE di serie A e una di serie B? La risposta di Nessuno
Quando Angela Merkel ha affermato di volere un’Europa a due velocità tutti hanno pensato che volesse creare due differenti monete, una per i paesi di serie A e una per quelli di serie B. Ma non tutti sono d’accordo su questo, dal momento che le intenzioni della cancelliera sembrano altre.
La Merkel, come sottolinea anche Nessuno nel video che potete vedere di seguito, non ha infatti mai parlato di differenti monete da di paesi forti e deboli. Quindi creare due tipi di Europa: una di serie A con i paesi migliori e una di serie B con le nazioni che soffrono.
Questo però dovrà essere messo nero su bianco sui documenti, in modo che gli stati con maggiore importanza abbiano maggiore importanza poi per prendere le decisioni. Solo questi paesi potrebbero prendere decisioni su politiche economiche, immigrazione, sicurezza e argomenti importanti per l’Unione.
Gli stati di serie B invece non potrebbero far altro che assentire e fare ciò che è stato stabilito da chi “è meglio di loro”.
Non ci sono dubbi invece che l’Euro rimarrà invece la moneta di tutti gli stati dell’Unione e questo è chiaro anche dalle parole di Mario Draghi. Draghi ha infatti in più occasioni ribadito l’importanza della moneta unica, dicendo anche che con la moneta unica si è riusciti anche a passare la peggiore crisi dalla seconda guerra mondiale.
Secondo Draghi l’Euro è irrevocabile, piaccia o no, si deve continuare ad avere la moneta unica. Viene a questo punto da chiedersi come mai la Merkel e Draghi, a questo punto siano diventati dei strenui sostenitori dell’Unione?
Tutto questo avviene per un motivo ben preciso: la crescita del consenso per i partiti populisti.
Si avvicinano infatti le elezioni in Francia e Marie Le Pen sembra in testa ai sondaggi. Nel caso in cui dovesse vincere l’Unione europea e l’Euro si dissolverebbero, dal momento che da sempre si è schierata contro la moneta unica.
In caso di vittoria la Le Pen chiederebbe al popolo francese di votare e di decidere con un referendum per il ritorno alla moneta nazionale.
Per questo adesso ci si impegna tanto per proteggere l’Unione, per cercare di chiarire fin da subito che dall’Euro non si scappa, proprio perché la Francia comincia a far paura e potrebbe diventare il motivo del dissolvimento dell’Unione europea.