Oro: maggior calo annuo dal 1981. Argento a picco sotto 20 dollari

Continua il trend discendente dei metalli preziosi, amplificato negli ultimi tre giorni dalla decisione della FED di iniziare a ridurre il piano di quantitative easing a partire dalla fine dell’anno, per poi azzerarlo entro metà 2014, a patto che l’economia americana confermi le attese di crescita economica. Viene chiamato "tapering" il processo di riduzione degli acquisti di titoli di stato e altre securities, ma potrebbe essere chiamato semplicemente "effetto-Bernanke".

Le parole del numero uno della FED hanno scosso i mercati mondiali. I metalli preziosi sono stati nuovamente bersagliati dalle vendite, a causa del boom del dollaro americano e della exit strategy programmata dall’istituto monetario di Washington. L’oro ha registrato finora il peggior calo annuo dal 1981. Ieri il metallo giallo ha toccato quota 1.275 dollari l’oncia, il minimo più basso da settembre 2010.

Secondo gli esperti di Société Générale, l’oro scenderà sotto 1.200 dollari entro fine anno, mentre Bank of America Merrill Lynch ha di recente dichiarato di attendersi una discesa in area 1.250 dollari entro luglio 2013. Va a picco anche l’argento, che scende fin sotto 19,4 dollari ai minimi da settembre 2010. Da inizio anno l’argento perde più del 50%, l’oro quasi il 30%.