Home > Altro > Archivio > Oro: banche centrali si dimostrano catttivi trader

Oro: banche centrali si dimostrano catttivi trader

martedì 8 ottobre 2013, di Nicola D’Antuono

L’oro è diventato uno degli strumenti più speculativi e volatili sui mercati finanziari. A farne le spese sono soprattutto le banche centrali, che sembrano non avere strategie di investimento molto accurate nel timing di ingresso sul mercato del lingotto. D’altronde, lo stesso Ben Bernanke aveva dichiarato di non capire veramente i movimenti dei prezzi del metallo prezioso, mentre Warren Buffet si era spinto oltre affermando che l’oro non ha alcuna utilità nei portafogli di investimento in quanto aggiunge soltanto volatilità. In ogni caso, secondo quanto emerge dalle ricerche di Bloomberg, le banche centrali sembrano non non essere affatto brave nell’individuare il momento giusto per comprare oro a buon mercato. A quanto pare, dal 2011 ad oggi, le grandi banche centrali mondiali avrebbero "bruciato" 545 miliardi di dollari in valore nella compravendita di oro.

Capire le oscillazioni del metallo prezioso non è però un fattore irrilevante. Infatti, solo la FED possiede il 72% delle riserve auree mondiali, pari a circa 8.000 tonnellate di lingotti. Inoltre, secondo il World Gold Council, nel 2013 le banche centrali del mondo incrementeranno le loro riserve per altre 350 tonnellate per un controvalore che si aggira intorno ai 15 miliardi di dollari. Nel 2012 erano stati fatti acquisti per 535 tonnellate, il massimo dal 1964. Tuttavia da quel momento il valore dell’oro è diminuito di oltre il 30%. Dal 2008 al 2011 la quotazione dell’oro era aumentata del 70%, raggiungendo un record assoluto a 1.921 dollari l’oncia nel settembre 2011.

Dal 2012 le cose sono cambiate e l’oro non è riuscito più ad andare oltre i 1.800 dollari. Dopo ben 12 anni consecutivi di rialzi, quest’anno il metallo prezioso - considerato il bene rifugio per eccellenza sui mercati finanziari - ha messo a segno pesanti perdite, tanto che lo scorso aprile aveva messo a segno una delle peggiori performance dal 1981. Sul finire di giugno i prezzi crollavano a 1.180 dollari l’oncia, i livelli più bassi dal 2010, ma le banche centrali acquistavano mentre il metallo perdeva nettamente valore. Oggi il valore dell’oro si aggira intorno a 1.320 dollari l’oncia.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.