Nuovo aumento IVA? Nel mirino le aliquote più basse, ecco perché

Se l’aumento dell’IVA al 22% è stato accolto con sconcerto, questa notizia non potrà che produrre il medesimo stato d’animo, soprattutto perché i contribuenti sono ormai abituati alle manovre fiscali a loro svantaggio.

Nel mirino stavolta ci sarebbero le aliquote più basse, quelle agevolate del 4% e 10%, ovvero quelle dei prodotti di prima necessità, come i generi alimentari.

Quali sarebbero le ragioni del nuovo aumento dell’IVA?

• la deflazione;
• il richiamo da Bruxelles: l’UE vuole che l’Italia aumenti il gettito, a fronte di un debito pubblico sempre più elevato.

Dal MEF arriva un laconico:

"Se ne parlava ai tempi del governo Letta e se ne continua a parlare ora".

Il sottosegretario del MEF Pier Paolo Baretta ha chiarito:

"Da tempo è sul piatto il problema di una riforma complessiva del comparto IVA",

ma nega che una simile manovra potrebbe essere contenuta nella Legge di Stabilità.

Insomma nonostante lo spettro dell’aumento IVA aleggi nell’aria, le forze politiche negano l’ipotesi, che potrebbe divenire realtà qualora la voce di Bruxelles si facesse più pressante. La storia ci insegna che quando l’UE chiama l’Italia risponde e abbassa la testa...

D’altra parte ci vuole poco a comprendere che un ulteriore aumento dell’IVA sarebbe il colpo di grazia per la precaria economia italiana, dove i consumi sono fermi già da un po’.

Aliquote IVA

Quali sono i prodotti interessati da questo eventuale aumento IVA?

Per scoprire:

• le aliquote IVA al 4% consulta la Tabella A, Parte II, del DPR 633 del 1972;
• le aliquote IVA al 10% consulta la Tabella A, Parte III, del DPR 633 del 1972.