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Novità pensioni: sindacati e Inps insieme per la riforma
mercoledì 9 novembre 2016, di
Novità pensioni: sindacati e Inps insieme per la riforma delle pensioni. Si tratta di una cabina di regia unitaria per preparare il personale di Inps e patronati alle nuove modifiche e per informare gli interessati in modo dettagliato. L’obiettivo di Inps e sindacati è quello di migliorare la comprensione delle modifiche della riforma delle pensioni e monitorare misure critiche come l’Ape.
Questo l’annuncio congiunto dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, dopo l’incontro incontrato il presidente dell’Inps, Tito Boeri.
Per quanto riguarda la riforma delle pensioni, novità al centro dell’attenzione saranno soprattutto quelle sulla pensione anticipata: oltre l’anticipo pensionistico Ape, Ape Social e Rita, la legge di Stabilità 2017 contiene anche Quota 41 e Quota 96 e cumulo gratuito.
Cgil, Cisl e Uil insieme all’Inps faranno chiarezza e informazione anche sugli altri provvedimenti che rientrano nella riforma delle pensioni 2016 come l’aumento della Quattordicesima, e l’ottava salvaguardia.
Sindacati e Inps insieme per la riforma delle pensioni: la decisione di collaborare è stata motivata dalla volontà di evitare confusione e dare risposte omogenee in merito alle novità sulle pensioni contenute nella legge di Bilancio. La cabina di regia congiunta mira a fornire interpretazioni unitarie sui vari passaggi del pacchetto pensioni inserito nella manovra finanziaria.
Novità pensioni, Inps e sindacati insieme: informazione e formazione
Riforma delle pensioni in arrivo e nasce la “cabina di regia” composta dall’Istituto nazionale per la previdenza sociale e le organizzazioni sindacali come osservatorio per le nuove misure introdotte dalla legge di Bilancio, attualmente in mano alle Camere.
Saranno diffusi veri e propri kit informativi per i lavoratori vicini alla pensione per i quali sarà fondamentale comprendere a pieno le misure della riforma pensioni e le novità in merito alla pensione anticipata. Inoltre, come confermato dai leader di Cgil, Cisl e Uil, verrà avviata una campagna di formazione per i dipendenti dell’istituto e delle unioni sindacali: saranno organizzati corsi di formazione specifici rivolti sia ai dipendenti dei patronati, sia al personale Inps.
L’obiettivo è quello di formare al meglio le figure che dovranno gestire le modifiche al pensionamento dei lavoratori per evitare confusione di informazioni e chiarezza sulle norme. Inps e sindacati monitoreranno le modifiche al sistema pensionistico, con un occhio di riguardo ai nodi sulla pensione anticipata come l’attuazione delle norme più attese come Quota 41, l’anticipo pensionistico Ape volontario e Ape social.
Novità pensioni, Inps e sindacati insieme: chiarezza Ape
L’unione tra Cgil, Cisl, Uil e Inps avrà lo scopo di informare correttamente i lavoratori che stanno maturando i requisiti per la pensione o che sono nelle categorie decise dal Governo a cui spettano le agevolazioni per Ape social.
Una delle priorità congiunte tra unioni sindacali e Inps è monitorare l’attuazione dell’Ape, uno dei punti chiave nella legge di Bilancio 2017. L’Ape partirà dal 1 maggio 2017 e durerà solo fino al 2018 con possibilità di proroga, e sarà rivolto a tutti i lavoratori con almeno 63 anni (i nati fra il 1951 ed il 1954) ai quali non manchino più di 3 anni e 7 mesi per maturare la pensione di vecchiaia non inferiore a un certo limite.
I lavoratori con questi requisiti potranno accedere all’Ape in modo volontario e il prestito per l’anticipo pensionistico sarà erogato dall’Inps tramite prestiti di banche e assicurazioni, per tutto il periodo che manca al lavoratore per raggiungere la pensione di vecchiaia. La somma anticipata dagli enti dovrà essere restituita dal lavoratore una volta conseguita la pensione, nell’arco di 20 anni con rate di ammortamento costanti, attraverso dei prelievi sull’assegno del il 5% dalla pensione annuale.
Secondo i calcoli del Governo saranno 300.000 nel 2017 e 115.000 nel 2018 i lavoratori dipendenti e autonomi con almeno 63 anni di età che potranno accedere all’Ape volontario, mentre saranno 35.0000 nel 2017, 20.000 nel 2018 i lavoratori che potranno usufruire dell’Ape social. I dubbi su queste misure riguardano la restituzione del prestito da parte dei lavoratori, e Cgil, Cisl e Uil di concerto con l’Inps potranno informare in modo chiaro i lavoratori che ne hanno diritto sui pro e i contro della riforma pensioni.