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Novità pensioni lavoratori precoci: Quota 41, per M5S e Lega Nord si può fare di più
martedì 9 gennaio 2018, di
Che la riforma delle pensioni abbia accontentato solo parzialmente i lavoratori precoci che chiedevano sì la Quota 41 ma per tutti, è un dato di fatto.
Proprio sulla scia della delusione lasciata dalla manovra previdenziale approvata lo scorso anno, e dall’assenza di correttivi predisposti nell’ultima Legge di Bilancio, si sono inseriti il M5S e la Lega Nord, in vista anche delle prossime elezioni politiche.
In particolare ad esprimere la loro posizione sulla Quota 41, la misura predisposta dal Governo Renzi per consentire l’uscita anticipata con 41 anni di contributi versati a una platea ristretta di lavoratori precoci, sono stati due esponenti politici, Claudio Cominardi (M5S) e Roberto Simonetti (Lega Nord).
Segno che la Quota 41 dei lavoratori precoci potrebbe rientrare nel programma elettorale dei due partiti?
Novità pensioni lavoratori precoci: Cominardi, Quota 41 per tutti
In particolar modo critico con la misura predisposta dal Governo Renzi è stato il pentastellato Claudio Cominardi che, con un tweet, ha espresso il suo parere sulla Quota 41, sostenendo che tutti dovrebbero poter andare in pensione anticipata al raggiungimento dei 41 anni di contributi.
Secondo Cominardi, infatti, la misura pensata dal vecchio Governo prevede troppi paletti che la rendono, di fatto, una misura per pochi.
A tal proposito l’onorevole ha riproposto un articolo pubblicato sul suo blog dove sono riportati i dati che supportano tale tesi: basti pensare che in tutta la Lombardia i precoci sono 225.825 ma, a causa delle restrizioni imposte per usufruire della Quota 41, le richieste di accesso alla pensione anticipata accolte, allo stato attuale, sono solo 2.713.
Novità pensioni lavoratori precoci: Simonetti, con Salvini in pensione con 41 anni di contributi
Dello stesso avviso è anche Roberto Simonetti (Lega Nord), che ha ricordato l’impegno del suo partito e, in particolar modo, del suo candidato premier Matteo Salvini nell’abolizione della Legge Fornero e nel cercare condizioni di pensionamento più equi rispetto a quelli attualmente in vigore.
Simonetti con un comunicato stampa, dopo aver criticato l’operato del precedente Governo in materia previdenziale, ha ricordato quali sono i punti sulla quale la Lega cercherà di battersi.
Tra questi figurano anche l’uscita anticipata con 41 anni di contributi (indipendentemente dall’età anagrafica) per tutti, e la pensione di vecchiaia a 63 anni di età con 20 di contributi, unita alla pensione di anzianità con 41 anni di contribuzione, oppure la famosa Quota 100 (data dalla somma tra età anagrafica ed età contributiva).