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Napolitano: “Voto subito? No perché l’Italia è un Paese civile”
giovedì 2 febbraio 2017, di
Quando si andrà a votare? Per Giorgio Napolitano bisognerà aspettare ancora un anno, così da rispettare il termine naturale della legislatura.
Mentre il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord sono a lavoro per trovare una legge elettorale con cui andare subito alle urne, sono arrivate le parole di Giorgio Napolitano riguardo alla possibilità di votare prima della fine della legislatura.
Parole quelle dell’ex Presidente della Repubblica che hanno suscitato non poche polemiche. Napolitano, infatti, si è detto contrario all’ipotesi delle elezioni anticipate, poiché “nei paesi civili alle elezioni si va a scadenza naturale”. Quindi, tranne nel caso in cui manchino le condizioni per governare, non bisogna abusare del ricorso alle elezioni anticipate.
E non è tutto, perché Napolitano ha aggiunto che per togliere la fiducia ad un governo bisogna assolutamente che succeda qualcosa di grave, e non può essere deciso a “tavolino”. Un chiaro segnale a chi, come Renzi, Salvini e Grillo, vorrebbero andare subito a votare mettendo fine al Governo Gentiloni.
Napolitano: duro attacco da parte del Centrodestra
Le parole di Napolitano sono state commentate in modo piuttosto acceso dagli esponenti di Lega Nord e Fratelli d’Italia. Addirittura Salvini ha definito l’ex Presidente della Repubblica come un “traditore da processare”, mentre Giorgia Meloni lo ha invitato a “vergognarsi”. Anche Roberto Calderoli, ha risposto a Napolitano dicendo che in realtà nei “paesi civili i governi li sceglie il popolo”.
Visti i numerosi attacchi, il Presidente della Repubblica Mattarella ha chiamato Napolitano per manifestargli tutta la propria solidarietà. Anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, si è detto d’accordo con Napolitano, poiché secondo lui la legislatura deve andare verso la scadenza naturale così da affrontare le emergenze principali del Paese, come ad esempio la ricostruzione delle aree devastate dal terremoto.