Monti: separare politica e finanza. Il comparto bancario trascina in rosso Piazza Affari

MPS è di nuovo maglia nera nella Piazza di Milano. Sulla vicenda torna il Presidente Giorgio Napolitano, che ha invitato la stampa a fare chiarezza e a non creare allarmismi, rispettando la “totale autonomia della magistratura, evitando la diffusione di notizie infondate per le loro ricadute destabilizzanti sui mercati”.

In una nota dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (ICBPI) si legge:

“La principale preoccupazione, in questo momento (oltre alla sostenibilità finanziaria del debito, in rapporto alla capacità del gruppo di generare capitale per via organica), risiede nelle potenziali ricadute operative (tenuta della raccolta diretta, condizioni di accesso al mercato wholesale) delle vicende recenti, che stanno arrecando gravi danni al capitale reputazionale della banca”.

L’UE si mostra cauta: “Non è nostro compito dire se le banche si trovano in una condizione di fragilità o no, spetta agli organismi supervisione e all’Eba”. In tal senso Barnier ha espresso la necessità di non “rallentare il ritmo sulla regolazione finanziaria”.

Monti invita a tenere “i partiti lontani dalle banche” perché la commistione tra i due ambiti può riservare spiacevoli conseguenze (per approfondimenti leggi Monte dei Paschi di Siena: le 4 probabili cause della crisi) e diventare una “brutta bestia” (citando le parole dello stesso Premier) da domare.

USA

L’economia statunitense è minata dalla diminuzione della fiducia dei consumatori, dalla contrazione del PIL e dalla disoccupazione che sfiora l’8%. La Casa Bianca in una nota chiarisce: “Rimane molto da fare, ma l’economia americana continua a riprendersi dalle ferite inflitte dalla peggiore crisi degli ultimi decenni” e sembra che la fiducia conquisti i listini. Wall Street apre all’insegna del rialzo con il Dow Jones che avanza dello 0,94%, toccando, per la prima volta in 6 annui, i 14.000 punti.

Europa

I listini europei chiudono su terreno positivo: Il Dax di Francoforte ha chiuso in salita dello 0,74%, il CAC 40 di Parigi ha guadagnato l’1,10% e il Ftse 100 di Londra lo 0,76%. In controtendenza l’IBEX 35 di Madrid in ribasso dell’1,59%.

Piazza Affari

Piazza Affari chiude in ribasso con il Ftse Mib che cede lo 0,69% e l’All Share lo 0,55%. Lo spread si attesta su 266 punti. Il comparto bancario segna rosso. Protagonisti della flessione, l’habituè MPS, seguito da Intesa San Paolo e Unicredit. I tre titoli pagano il coinvolgimento nelle indagini della Procura di Trani circa l’uso dei derivati e l’ipotesi di reato di truffa ed usura. In particolare MPS risente del downgrade di S&P.

Dopo il rimbalzo tecnico torna a perdere terreno Saipem, su cui fioccano ancora downgrade. Oggi arriva quello di BofA-Merrill Lynch che peggiora il giudizio a “underperform”.

In controtendenza la Banca Popolare di Milano che, secondo alcune indiscrezioni, si starebbe avviando verso la strada della trasformazione in SPA. Il trend positivo interessa anche per Ferragamo dopo lwe dichiarazioni della società rispetto all’incremento degli utili: nel 2012 si è registrato un aumento del 17% rispetto al 2011.

Buona anche lA giornata di Autogrill, che ha confermato la separazione dei servizi di food&beverage da quelle travel retail&duty free, Tod’s e Stmicroelectronics, sulla scia delle buone valutazioni di UBS, Exane, BofA-Merrill Lynch e Natixis.

I rialzi

I ribassi