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Monte Paschi: la dotazione patrimoniale della banca ora è solida
giovedì 7 febbraio 2013, di
C’è ancora qualcosa da dire sulla questione Monte Paschi. Dopo aver letto il resoconto della conference Call sui dati di bilancio che l’A.D. Viola ha fatto poco fa, non ci sono più scheletri nell’armadio a quanto pare, e tutto ciò che c’era da perdere è già stato contabilizzato: 730 milioni la perdita patrimoniale per i tre strutturati Alexandria, Santorini e Nota Italia di cui lo stesso Viola ha corretto la contabilizzazione fatta negli esercizi precedenti.
Ora la dotazione patrimoniale di questa banca è solida
Le perdite però appartengono al passato. Ora la dotazione patrimoniale di questa banca è solida. Il Core Tier1 pro forma è del 12,1%, dal 10% rendicontato a fine settembre, se si include l’aiuto di Stato, e costituisce sicuramente un buon dato per inaugurare il nuovo anno (il tier1 è un coefficiente di patrimonializzazione che indica con quanto patrimonio la banca fa fronte ai rischi che ha assunto sul mercato, in pratica è il capitale + riserve + utili non distribuiti + obbligazioni perpetual/totale attivo ponderato con i coefficienti di rischio. Più è alto questo coefficiente e più la banca è solida, più è basso e più la banca assume rischi che non è in grado di coprire se le sue attività rischiose si traducono in perdite). Sembra che il mercato abbia reagito bene: l’azione sta oggi performando con un +7% rispetto alla chiusura di ieri sera.
Probabilmente il futuro della banca senese sarà quello di un istituto molto più snello, con meno filiali, meno personale, molta meno finanza nel conto economico e più attività bancaria classica (raccolta e impieghi) a formare il reddito netto di esercizio. E soprattutto abbiamo la certezza che MontePaschi rimborserà le sue obbligazioni “senior”.
Obbligazioni MontePaschi: cosa fare?
Esiste un bond “senior” del Montepaschi, quotato sul TLX, che offre a questo punto dei rendimenti decisamente interessanti: trattasi del MONTEPASCHI 4.375% 30.7.2013 isin xs0173287516 che costa poco sopra la pari (100.10 – 100.20) e offre al prezzo di 100.10 un rendimento lordo annualizzato del 4.05% per un investimento di durata meno che semestrale (contro un BOT a sei mesi che ora mi rende lo 0,65% annualizzato). Per chi pensa che il Monte dei Paschi di Siena non fallirà entro il 30 luglio di quest’anno, converrebbe destinare una marginale quota dei propri risparmi proprio a questa obbligazione, sempre in un’ottica di pura diversificazione di portafoglio, diversificazione che resta quel sano principio di investimento cui assoggettarsi sempre ed in ogni caso.