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Mediaset vola in Borsa con scambi record. Solo effetto Berlusconi?
venerdì 18 gennaio 2013, di
Mediaset è sempre più sotto i riflettori alla borsa di Milano, lo dimostrano i dati di questi giorni: infatti, ieri a Piazza Affari il titolo ha guadagnato il 9,03% a 1,908 euro. Al termine della seduta è stato registrato il record storico del volume di contrattazioni. Sono passati di mano ben 60,88 milioni di titoli, ossia il 5,15% del capitale, equivalente ad un controvalore di oltre 114 milioni di euro. Ma non finisce qui: anche oggi Mediaset continua a volare, mettendo a segno un balzo dell’8% a 2,06 euro, dopo aver toccato un massimo a 2,164 euro.
Questa mattina quindi il titolo ha superato la soglia dei 2 euro e si allontana sempre più dai minimi di sempre e anche dai 4 euro dell’inizio dell’anno. Ciononostante, non dovremmo aspettarci grandi sorprese, perché molto probabilmente il gruppo di Berlusconi chiuderà l’esercizio in rosso e forse non distribuirà neanche i suoi dividendi, secondo quello che dicono molti analisti.
Solo effetto Berlusconi?
Un peso determinante sicuramente è dato dall’"effetto Berlusconi" e le speculazioni ad esso collegate. Infatti, sin da quando l’ex premier ha annunciato la sua nuova discesa in politica (parliamo dello scorso 6 Dicembre) l’azione Mediaset ha guadagnato circa 40 punti percentuali, ovvero oltre tre volte in più rispetto alla Borsa di Milano.
Ma non solo: il boom del titolo italiano è stato anche sicuramente trainato dal report dell’azienda leader nel campo dei servizi finanziari globali, Credit Suisse, che ha alzato il suo giudizio sul titolo a outperform dal precedente underperform, fissando inoltre il target price a 2,65 euro; gli esperti hanno poi commentato, "crediamo che il 2013 possa essere l’anno limite per la pubblicità in Italia. Entro il 2020 il mercato pubblicitario in Italia tornerà a correre come prima della crisi".
Inoltre, oggi anche Berenberg ha alzato il target price di Mediaset a 2,6 euro da 1,9 con conferma del giudizio buy.
Tempo fa si era anche parlato dell’interesse di gruppi russi o del Golfo Persico, ma tali indiscrezioni sono state poi sempre smentite nel corso delle settimane.
Le preoccupazioni intorno a Mediaset
Sempre secondo Credit Suisse, sono due e si tratterebbe della quota di mercato del gruppo e delle pay-tv; l’azienda spiega, "La market share nazionale di Mediaset è rimasta stabile nel corso degli ultimi nove anni, nonostante un calo del 35% della quota di audience. Il rischio è che la market share raggiunga questo declino di audience nel prossimo ciclo. In più, la pay-TV è vulnerabile ad un rafforzamento della competizione con New Corp, proprietaria di Sky Italia, sia in termini di clienti sia in termini di contenuti premium e vediamo una portata limitata per una ripresa della redditività in questo settore".