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Massimo Ferrero non è più il presidente della Sampdoria: ma lo è mai stato?

mercoledì 5 aprile 2017, di Alessandro Cipolla

Massimo Ferrero non è più il presidente della Sampdoria essendo stato dichiarato decaduto a causa della condanna passato in giudicato relativa al crac Livingston, una compagnia aerea che era di proprietà del Viperetta.

Dopo mesi di attesa alla fine la Figc ha recapitato al numero uno della Sampdoria la comunicazione della sua decadenza dalla carica di presidente, decisione questa presa in rispetto dello statuto della Federazione.

Massimo Ferrero tempo fa aveva patteggiato una condanna a un anno e dieci mesi di reclusione dopo essere finito sotto giudizio per bancarotta fraudolenta, in un’inchiesta riguardante il fallimento della compagnia aerea Livingston.

Massimo Ferrero non potrà più essere quindi il presidente della Sampdoria, rimanendo comunque sempre il proprietario. A questo punto però viene da domandarsi se l’imprenditore cinematografico sia mai stato veramente il vero capo del club doriano.

Massimo Ferrero dichiarato decaduto

Massimo Ferrero dunque non è più il presidente della Sampdoria. La Figc dopo mesi di studi delle carte ha comunicato al pittoresco patron blucerchiato il suo decadimento a causa di una condanna passata in giudicato.

Tutto inizia nel febbraio del 2016, quando Massimo Ferrero ha chiesto e ottenuto un patteggiamento ad un anno e 10 mesi di reclusione per il crac della compagnia aerea Livingston, dove era imputato con l’accusa di bancarotta fraudolenta.

Il regolamento della Figc prevede il decadimento dalla carica di presidente per tutte quelle persone condannate in via definitiva ad una pena superiore all’anno di reclusione. Ferrero però fa ricorso in Cassazione bloccando la decadenza, ma la condanna viene confermata.

Nonostante delle lungaggini burocratiche, alla fine per Massimo Ferrero arriva la decadenza dalla carica di presidente. Al suo posto ora verrà nominata un’altra persona, che rappresenterà la Sampdoria nelle sedi istituzionali.

Ferrero comunque rimarrà sempre il proprietario del club blucerchiato, anche se tutta questa vicenda fa tornare in auge tutti i dubbi sulla reale consistenza economica dell’imprenditore cinematografico e su chi sia il reale finanziatore della Samp.

Ferrero è mai stato il reale padrone della Samp?

Massimo Ferrero è un imprenditore che possiede diverse sale cinematografiche dopo aver in passato fatto anche il produttore sempre nel medesimo settore. Nel 2009 acquisisce la compagnia aerea Livingston, che l’anno successivo viene dichiarata fallita dando vita poi al processo che ha portato alla condanna definitiva.

Nel giugno 2014 con un colpo a sorpresa, Edoardo Garrone cede a titolo gratuito la Sampdoria a Massimo Ferrero, che così diventa di fatto il nuovo proprietario del club blucerchiato.

A differenza di quanto sta avvenendo ora con la cessione del Milan ai cinesi, si trattò di una trattativa fulminea, che proiettò nel mondo del pallone questo personaggio molto particolare, che fino a quel momento nel calcio veniva solo ricordato per un suo cammeo nel film Ultrà di Ricky Tognazzi.

La voce roca e il dialetto marcatamente romanesco, unito a comportamenti spesso sopra le righe, impongono subito Ferrero come un autentico personaggio, tanto da guadagnarsi la chiamata come ospite anche al Festival di Sanremo.

Da un punto di vista della gestione sportiva, Ferrero ha ottenuti buoni risultati come presidente della Samp, lanciando diversi talenti e allestendo sempre squadre competitive che hanno ben figurato nel campionato di massima serie.

I dubbi riguardano il fatto se Ferrero sia lui a tutti gli effetti il proprietario dei doriani, ovvero se i soldi che mandano avanti le finanze del club siano i suoi oppure di qualcun’altro. Guardando la situazione finanziaria dell’imprenditore, viene difficile pensare che possa avere la forza economica per sostenere un club di Serie A.

Edoardo Garrone ha di fatti regalato la società a Ferrero, azzerando i 25 milioni di debiti esistenti, facendo una ricapitalizzazione poi di 15 milioni di euro e prendendosi carico poi l’anno successivo anche di coprire i quasi altri 25 milioni di debiti che erano stati fatti.

In altre parole, Garrone ha dato a Ferrero una società senza debiti e con risorse liquide pari a 15 milioni di euro, facendosi carico poi successivamente anche di ripianare i debiti che erano stati fatti dalla nuova gestione.

Fatti questi che fanno crescere più di un sospetto. Ora Massimo Ferrero non è più presidente ma rimane sempre proprietario, aspettando che magari qualche cinese o sceicco bussi alla porta anche del club doriano, anche se sarà difficile che nei prossimi anni lo vedremo lontano dai palcoscenici calcistici.

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