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La valuta migliore al mondo nel 2017, di cui però nessuno si fida

giovedì 23 marzo 2017, di Ranjitha Mancini

Il Manat azero è la valuta migliore al mondo in questo momento. Allora perché la popolazione dell’Azerbaigian sembra non avere fiducia nella propria moneta?

Il Manat azero ha registrato una crescita del 13% dall’inizio del 2017, dopo forti oscillazioni nel 2016. Eppure, nonostante l’economia dell’Azerbaigian sia in fase di ripresa, il popolo azero è ancora preoccupato per l’inflazione.
Ci sono voluti dieci anni affinché la valuta azera si guadagnasse la fiducia delle persone, ma due gravi fasi di svalutazione sono bastate per distruggerla.

Manat azero è la valuta migliore al mondo, ma nessuno si fida

La notevole crescita avvenuta dall’inizio di febbraio ha reso il Manat la valuta migliore al mondo, ma il popolo dell’Azerbaigian non è convinto. La poca fiducia che la gente nutriva ancora nei confronti della moneta della nazione sul Mar Caspio è stata sostituita da attacchi di panico quando nel 2015 il Manat è crollato, perdendo quasi il 50% del suo valore, e in seguito alle forti oscillazioni del tasso di cambio lo scorso anno.

Tatyana Kryuchkina, dipendente contabile per una società privata locale, ha spiegato:

"Io non possiedo denaro in dollari, ma anche se lo avessi non li venderei contro il manat perché non è una valuta affidabile. Il manat ha continuato a perdere valore l’anno scorso dopo ben due svalutazioni".

L’attuale crescita della valuta evidenzia lo scollamento tra un’economia in via di ripresa, dopo la prima contrazione in due decenni di un’inflazione a due cifre, e le turbolenze valutarie che hanno lasciato i suoi strumenti primari allo sbando.

Inoltre, ad aggiungere ulteriore incertezza è la politica monetaria della banca centrale, che la Sberbank CIB (la più grande banca russa) ha definito "un po’ incoerente" a causa dell’assorbimento di liquidità in Manat alle aste di deposito mentre, in contemporanea, si spendono finanziamenti importanti per sostenere i creditori.

Due analisti di Sberbank, Alexander Golinsky e Rodion Lomivorotov, in un recente report hanno spiegato che:

"La maggior parte della popolazione vede l’attuale aumento di valore del Manat come temporaneo, attribuendolo a fattori passeggeri. Ci sono forti probabilità che la svalutazione possa riprendere nella seconda metà del 2017, soprattutto se i prezzi del petrolio scenderanno rispetto a quelli attuali".

Finora, la valuta del terzo produttore più grande di petrolio dell’ex Unione Sovietica ha superato il calo del 10% del prezzo del greggio da gennaio, rafforzandosi nel tempo del 13% e battendo i guadagni dei lari della Georgia e del peso messicano, come mostrano dei dati pubblicati da Bloomberg.

Gli azeri hanno però deciso di mantenere la maggior parte dei loro risparmi in valuta estera. La quota di depositi in dollari è salita all’81,3% nel mese di gennaio, dal 79,6% della fine dello scorso anno, secondo gli ultimi dati forniti dalla banca centrale.

Paul Gamble, dirigente della nota agenzia internazionale di valutazione del credito e rating Fitch Ratings, ha affermato che :

"Per noi, un indicatore della fiducia nella moneta sono i depositi in dollari. Il deposito in dollari è aumentato durante le fasi di svalutazione ed è ancora molto alto. Effettivamente non sta diminuendo più di tanto".

I responsabili politici hanno bruciato più di due terzi delle loro risorse per sostenere il Manat prima di passare ad un regime di tasso di cambio flessibile, dal momento che i prezzi del greggio erano crollati. Per alleggerire la pressione sul Manat, la banca centrale nel mese di settembre ha aumentato il tasso d’interesse dal 5,5% al 15% con una soluzione d’emergenza.

A gennaio il regolatore ha anche eliminato le norme che limitavano i creditori nell’acquisto e nella vendita di valuta straniera oltre una soglia del 4% delle loro riserve.

Come ha spiegato Vladimir Osakovskiy, capo economista della sede di Mosca della Bank of America:

"Il manat ha più spazi per recuperare sulla scia della de-dollarizzazione e dei tassi elevati. Le autorità non hanno bisogno né vogliono rimpiazzare le riserve forex e sono generalmente orientate verso una valuta più forte, dato il cattivo stato in cui verte il settore bancario locale".

Un altro fattore a favore del Manat è la previsione per cui le casse dell’Azerbaigian dovrebbero tornare ad un surplus il prossimo anno, grazie ai costi più elevati del greggio e, sempre secondo Paul Gamble "questo dovrebbe sostenere il manat, ma è molto importante che venga ripristinata la fiducia".
Per ora, la fiducia nella moneta scarseggia per le strade della capitale, Baku.

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