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MPS, Grilli: le Banche italiane sono solide

mercoledì 30 gennaio 2013, di Piero Capello

Le affermazioni del ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, in Commissione finanze non hanno convinto tutti.

Ieri Grilli riferendosi alla faccenda MPS ha ribadito la solidità del sistema bancario italiano, che sarebbe capace di affrontare tranquillamente anche le conseguenze della recente vicenda che ha visto coinvolta la banca senese.

I 3,9 miliardi del piano varato dal Governo non saranno un regalo a una banca insolvente, quanto piuttosto un prestito oneroso volto alla salvaguardia degli interessi dei risparmiatori.

La solidità del sistema bancario italiano non è in discussione

Malgrado il recente scandalo che ha visto coinvolta MPS il ministro dell’Economia Grilli ha ribadito il concetto che le banche italiane sarebbero solide.
Il sistema bancario del Paese sarebbe, a detta di Grilli, molto più saldo di quelli del resto d’Europa e la tenuta dimostrata in occasione dello scandalo MPS sarebbe un ulteriore conferma di tale solidità.
Uno dei punti di forza del Paese sarebbe infatti:

"la riconosciuta solidità del sistema bancario. Le nostre banche hanno mostrato capacità uniche. Non sono necessari salvataggi. Non bisogna insinuare dubbi sulla solidità del sistema, non risponde a realtà. Neppure le vicende MPS modificano il quadro”.

I Monti bond

Le misure che il Governo è in procinto di intraprendere saranno a tutela dei risparmiatori, ha sottolineato il ministro dell’Economia, smentendo ogni ipotesi che i 3,9 miliardi destinati al salvataggio di MPS possano tradursi in un omaggio alla banca insolvente.
Si tratterà, ha precisato Grilli, di un prestito oneroso caratterizzato da un elevato margine di interesse, cosa già ribadita da Monti nei giorni scorsi.
Per consentire l’avvio dell’operazione, ieri da via Nazionale si è dato inizio al riscatto dei Tremonti bond emessi per 1,9 miliardi di euro da MPS.
Grilli ha proseguito spiegando che l’eventuale conversione dei Monti bond in titoli MPS sarebbe basato su uno sconto del 30% che comporterebbe un effetto di diluizione rilevante per gli azionisti correnti e conveniente per lo Stato che salirebbe all’82%.

Via Nazionale ha vigilato a dovere

Grilli salva l’istituzione preposta a organo di vigilanza in seno alla Banca d’Italia:

“anche grazie alle informazioni fornitemi dal Governatore, a mio parere l’azione di vigilanza è stata continua, attenta, appropriata e via via si è intensificata negli anni: è iniziata nel 2010 con il governatore Draghi e proseguita poi nel 2012 e nel 2013 con il governatore Visco”

Secondo il ministro dell’Economia si sarebbe dunque proceduto ad un’intensa opera di vigilanza nei confronti di MPS, che ha permesso di rafforzare i “presidi organizzativi di controllo”.
Quest’attenta opera di vigilanza svolta dagli uomini di via Nazionale avrebbe bloccato sul nascere una serie di comportamenti anomali ad alta pericolosità.
Grilli ha inoltre invitato a non confondere le responsabilità di singoli individui coinvolti in comportamenti poco seri con una falla del sistema bancario.

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