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Legge di stabilità: domani il Consiglio dei Ministri. Ecco le novità per imprese e lavoratori

lunedì 14 ottobre 2013, di Marta Panicucci

Al via domani l’iter di approvazione della legge di stabilità del 2013. Si tratta di una manovra da 12 miliardi di euro, ma la partita è ancora aperta e le risorse potrebbero salire a 15 miliardi di euro. Domani il governo presieduto dal premier Letta, varerà la manovra in Consiglio dei Ministri.

Molte le norme e non meno gli argomenti trattati. Si parla del mancato gettito Imu probabilmente compensato con un allentamento del patto di stabilità interno dei comuni, fondi per le politiche sociali e la non autosufficienza, interventi per le spese indifferibili e definizione delle nuove tasse come Tares o Service tax. Inoltre sul tavolo del governo ci sono interventi a favore dei lavoratori e della imprese: taglio del cuneo fiscale e aiuti alle imprese.

Taglio del cuneo fiscale

Il taglio del cuneo fiscale, ovvero del costo del lavoro, è stato presentato dal governo come la colonna portante della legge di stabilità. Si tratta di un piano in tre anni, dal 2014 al 2016 che avrà un effetto progressivo, alleggerendo il carico fiscale su lavoratori e imprese. Per le imprese la proposta del governo prevede un aumento della deducibilità ai fini Irap per i nuovi contratti, mentre per i lavoratori si parla di un aumento delle detrazioni Irpef per i redditi tra i 45 e 60mila euro.

Le risorse stanziate a favore di lavoratori e imprese nella legge di stabilità dovrebbero ammontare a 10 miliardi di euro erogati nei tre anni del piano. Secondo le indiscrezioni circa questo tema, l’intervento varrebbe 5 miliardi nel 2014, 3 miliardi nel 2015 e 2 miliardi nel 2016.

Credito alle imprese

La legge di stabilità varata dal consiglio dei ministri dovrebbe aiutare le imprese in difficoltà a causa del credit crunch delle banche. Si prevede infatti per banche e assicurazioni la possibilità di dedurre in 5 anni le svalutazioni e le perdite sui crediti.

Ancora da definire i termini di decorrenza per l’abbandono del meccanismo di deducibilità di diciottesimi. Si tratta della parte oltre lo 0,30% deducibile in ogni esercizio e tali termini saranno stabiliti in base alle risorse messe a disposizione dal governo.

La legge di stabilità prevede anche delle misure a sostegno dell’Ace. In favore dell’Aiuto alla crescita economica il governo ha intenzione di raddoppiare il rendimento nozionale del capitale, attualmente fermo al 3% in presenza di imprese che si quotano tramite aumento di capitale.

Per le imprese inoltre, l’Imu sarà deducibile al 50% dall’Irpef e dall’Ires, ma probabilmente non dall’Irap.

Fondo di garanzia per imprese e famiglie

2,8 miliardi della legge di stabilità potrebbero andare a finanziare per tre anni il progetto congiunto di Confindustria-Abi- Alleanza Coop-Rete Imprese. Il piano delle associazioni prevede la nascita di altri due fondi di garanzia, da affiancare al fondo per le piccole e medie imprese a sostegno di imprese e famiglie. Un fondo sarebbe rivolto alle imprese con progetti di innovazione industriale e l’altro rivolto alle famiglie con aiuti per il mutuo della casa o lavori di eco-ristrutturazioni.

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