Legge di stabilità: "Barroso vuol chiedere all’Italia manovra aggiuntiva". Padoan deve trovare altri 8 miliardi

"Barroso vuole chiedere all’Italia manovra aggiuntiva", secondo fonti europee sentite dall’Agenzia Ansa. Ciò significa per Renzi e Padoan trovare circa 8 miliardi di euro in più.

La legge di stabilità italiana infatti, prevede un aggiustamento di bilancio dello 0,1%, aggiungere uno 0,4% per accogliere le richieste europee avrebbe un costo di circa 8 miliardi. Qualcosa in più di quel tesoretto di 3,4 miliardi che il Ministro Padoan si è tenuto come asso nella manica per rassicurare Bruxelles. Sarebbe necessaria una vera a propria manovra aggiuntiva.

La nuova Commissione europea
La questione legata all’approvazione della legge di stabilità da parte della Commissione europea si complica ulteriormente a causa del cambio di guardia in vista. La richiesta di una manovra aggiuntiva da parte dell’Italia arriva da Josè Manuel Barroso Presidente uscente dalla Commissione europea. Al suo posto, a novembre, si insedierà la nuova commissione guidata da Jean-Claude Juncker. A quel punto qualche spiraglio di speranza per l’Italia dovrebbe esserci. La Commissione in dirittura di arrivo infatti, dovrebbero essere più elastica della precedente e più disponibile a concedere flessibilità in cambio di riforme.

Il commissario agli affari economici Jyrki Katainen, vicepresidente in pectore del futuro esecutivo Ue a guida Juncker, questa mattina sentito da Radiocor ha spiegato che "la lettera all’Italia, con la quale dovrebbero essere chiesti chiarimenti in via formale su certi aspetti della legge di stabilità cui quali Bruxelles non sarebbe convinta, non sarà inviata oggi". Le parole di Katainen indicano che la Commissione europea sta procedendo con calma.

Il futuro vicepresidente Ue, sempre secondo fonti europee, sarebbe aperto a un’ipotesi meno pesante per l’Italia: un aggiustamento dello 0,25%-0,3%. In questo caso il tesoretto di Padoan sarebbe più che sufficiente per ottemperare alle richieste europee.

I tempi
Entro il 29 ottobre la Commissione europea deve decidere se la legge di stabilità
dell’Italia, come quelle degli altri paesi Eurozona tranne Cipro e Grecia che sono sottoposti al regime speciale della Troika, presenta delle mancanze gravi non rispettando apertamente le regole del patto di stabilità. In questo caso Bruxelles chiederebbe ai Paesi indisciplinati di apportare alcune modifiche alle proprie manovre al fine di rientrare nel patto di stabilità.

Se invece la Commissione non chiederà delle modifiche, l’analisi della legge di stabilità seguirà il suo iter tradizionale. La pubblicazione dell’opinione di Bruxelles avverrà dopo la pubblicazione delle nuove stime macroeconomiche della Commissione attese per il 4 novembre.