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Lavoro, Jobs Act: riordino tipologie di contratto, compenso minimo, attività ispettiva. Ma spunta anche il demansionamento
giovedì 18 settembre 2014, di
Il governo Renzi accelera sull’approvazione del Jobs Act. Torna oggi in commissione al Senato il disegno di legge delega sul lavoro. All’interno del documento sono annunciate alcune interessati novità che riguardano il mercato del lavoro. Ma tra compenso orario minimo, contratto a tutele crescenti, semplificazione e riduzione delle tipologie contrattuali, spunta anche il demansionamento dei lavoratori, possibilità finora vietata dallo Statuto dei Lavoratori.
Iter legislativo
La commissione Lavoro del Senato ha ripreso questa mattina l’esame della delega sul lavoro. Il via libera alla delega, che dà al governo la facoltà di esercitare la funziona legislativa sul tema del lavoro, è previsto entro la settimana. In seguito all’approvazione del disegno di legge delega, il governo ha a disposizione 6 mesi per adottare i decreti legislativi, così come previsto dalla legge delega.
Le principali novità
Ecco le principali novità previste dal disegno di legge delega del Ministro del Lavoro Poletti:
- 1 Semplificazione forme contrattuali. Con l’emendamento all’articolo 4 del Ddl il governo vuole analizzare le tipologie contrattuali esistenti, circa 46, per "valutare l’effettiva coerenza con il tessuto occupazionale e con il contesto produttivo nazionale e internazionale". Tale verifica ha come obiettivo "eventuali interventi di semplificazione delle tipologie contrattuali". Il governo si impegna a varare un decreto contenente un "testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro".
- 2 Contratto a tutele crescenti. Sempre nell’ottica di una ridefinizione delle forme contrattuali si introduce il "contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio".
- 3 Controlli e verifiche a distanza. L’emendamento del governo modifica anche l’articolo dello Statuto dei lavoratori che vieta il "controllo a distanza dei dipendenti con impianti audiovisivi o altre apparecchiature" introducendo l’utilizzo delle nuove tecnologie per la sorveglianza ed il tele-lavoro.
- 4 Compenso orario minimo. Il governo ha intenzione di introdurre, inizialmente in via sperimentale, il compenso orario minimo. Da applicare ai rapporti che prevedono "una prestazione di lavoro subordinato o una collaborazione coordinata e continuativa, nei settori non regolati da contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale".
Spunta il demansionamento
Mentre i sindacati sono occupati a protestare in difesa dell’articolo 18 e delle tutele dei lavoratori, intanto nella legge delega si abolisce il divieto di demansionare un dipendente.
In pratica un emendamento del governo all’articolo 4 della delega sul lavoro prevede "una revisione della disciplina delle mansioni, contemperando l’interesse dell’impresa all’utile impiego del personale in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale con l’interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento".