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La disoccupazione italiana scende, ma la giovanile risale
mercoledì 4 aprile 2018, di
La disoccupazione italiana è tornata a scendere e nel mese di febbraio e ha più che stupito le attese degli analisti.
A fornire il nuovo quadro sul mercato del lavoro in Italia è stato come sempre l’Istat, che ha rilevato una discesa del tasso di disoccupazione dall’11,1% precedente al 10,9% di febbraio 2018.
Gli analisti avevano sì previsto un calo del dato generale, ma soltanto su quota 11,0%, pertanto le attese del mercato sono state positivamente riviste dall’odierna rilevazione. Ai giovani, però, le cose non sono andate così bene.
Disoccupazione in calo: tutti i dati Istat
La stima delle persone in cerca di occupazione è diminuita dell’1,7%. Il calo della disoccupazione è risultato più evidente tra le donne e nella fascia di età compresa tra i 25 e i 49 anni. Il tasso di disoccupazione giovanile è comunque salito al 32,8% (+0,3 punti) e ha nuovamente messo in evidenza le difficoltà del mercato per questa parte di lavoratori.
Ancora con riferimento al mese di febbraio 2018, la stima degli occupati è salita di un lievissimo 0,1%, corrispondente a 19.000 lavoratori in più rispetto a gennaio. Il tutto mentre il tasso di occupazione è rimasto fermo al 58,0%.
Nello stesso arco temporale, due categorie di lavoratori hanno assistito agli incrementi maggiori, mentre in un caso il dato ha evidenziato una flessione piuttosto significativa:
- dipendenti a tempo indeterminato: +54 mila;
- dipendenti a termine: +4 mila;
- lavoratori indipendenti: -39 mila.
La crescita degli occupati è stata determinata soprattutto dalla componente femminile, mentre è risultata più evidente tra gli over 35.
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è salita dello 0,2% a febbraio, soprattutto con riferimento alla componente femminile e alla fascia 25-34 anni. Il tasso di inattività è salito al 34,7%.
I dati su base trimestrale
Nel periodo dicembre-febbraio l’occupazione è scesa dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, con un calo concentrato soprattutto tra gli uomini. Ancora nel trimestre sono aumentati i dipendenti a termine, mentre sono diminuiti i permanenti e gli indipendenti. Nello stesso periodo di tempo sono diminuiti anche i disoccupati (-1,1%), mentre gli inattivi sono aumentati (+0,4%).
I dati su base annua
Infine, su base annua, l’Istat ha rilevato un aumento degli occupati (+0,5%) che ha riguardato soprattutto la componente femminile. Ad aumentare, però, sono stati soprattutto i lavoratori con un contratto a termine mentre quelli permanenti sono rimasti stabili e gli indipendenti sono diminuiti. Nello stesso arco di tempo i disoccupati sono scesi del 4,8%, mentre gli inattivi sono rimasti per lo più stabili.