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L’Europa istituzionale si apre alla Blockchain
lunedì 19 marzo 2018, di
Con le criptovalute più avanzate che continuano la loro ascesa in tutto il mondo, molti governi nazionali sono alla ricerca di modi per comprendere e sfruttare la nuova tecnologia. Le innovazioni nel Fintech promettono seri vantaggi, ma possono anche minacciare lo status quo competendo - e potenzialmente sostituendo - la moneta legale.
Ciò mette le banche centrali del mondo in una posizione difficile, quella di dover creare infrastrutture finanziarie e normative radicalmente nuove che potrebbero dare un forte impulso e stimolo alla concorrenza economica, senza però mettere troppo a rischio le proprie valute nazionali. Molti regolatori stanno cercando di stabilire il perfetto equilibrio nei rispettivi paesi, un compito scrupoloso. Le reazioni variano: alcuni paesi, come la Cina e la Corea del Sud, hanno deciso di vietare completamente le Initial Coin Offerings (ICO), mentre altri stanno studiando le nuove opportunità con grande curiosità e, in alcuni casi, anche con piena accettazione.
In particolare, tra le regioni del mondo che guardano alle criptovalute in modo più favorevole troviamo la buona vecchia Europa. Dopo essere stata gravemente ferita dalla crisi finanziaria del 2008, ne è uscita più determinata che mai a fare un rapido ritorno. A tal fine, i suoi regolatori si sono messi al lavoro, sviluppando leggi che potessero consentire alla giovane industria del Fintech di evolvere e portare dei vantaggi economici alla regione. I leader dell’Unione europea hanno capito che la blockchain si adatta perfettamente ai loro ideali di trasparenza nelle informazioni e nella condivisione dei dati di mercato, il che rende il nuovo settore particolarmente gradito. Il Parlamento europeo ha già incaricato il suo braccio esecutivo di costruire la propria blockchain, e ora i singoli paesi stanno sviluppando i propri approcci per creare un’infrastruttura che incoraggi nuovi investimenti.
Tra i primi utilizzatori e sostenitori troviamo Gibilterra, Germania, Svizzera e Spagna.
Di recente è stato annunciato che i legislatori spagnoli stanno lavorando alla creazione di un’infrastruttura più sicura d’Europa per gli investimenti in blockchain, accompagnata da una legislazione che offrirà vari incentivi fiscali per invogliare le società specializzate in blockchain a partecipare al mercato locale. In una dichiarazione a Bloomberg, il parlamentare spagnolo Teodoro Garcia Egae ha riferito che il governo sta cercando specificamente di attrarre società di blockchain focalizzate su progetti nel campo della finanza, dell’istruzione e della salute. Ha anche indicato che sono allo studio dei regolamenti speciali che renderebbero la Spagna una destinazione attraente per le start-up e le aziende desiderose di aprire delle ICO all’interno della sua giurisdizione.
Come altri paesi europei, la Svizzera ha scelto di non regolamentare specificamente le criptovalute per il momento. Il suo governo crede nell’approccio cautamente ottimista e accogliente, che ha portato all’emergere di un ambiente fiorente per la blockchain, sostenuta da istituzioni lungimiranti come la Crypto Valley Association - un’organizzazione no profit indipendente istituita con il sostegno del governo svizzero per costruire un ecosistema per le tecnologie legate alla blockchain e alla crittografica. All’associazione partecipano dei giganti internazionali come KPMG, PwC, UBS e Thomson Reuters.
Per usare le parole di uno dei membri dell’Associazione Crypto Valley, Yury Morozov, fondatore e CEO di BubbleTone, la prima blockchain focalizzata nell’industria delle telecomunicazioni, "crediamo che l’Associazione stia facendo un lavoro estremamente importante per aiutare le aziende a incorporare le nuovo tecnologie della blockchain nell’economia e nell’infrastruttura svizzera, e vogliamo mettere a disposizione la nostra esperienza nella blockchain in generale, e nella blockchain specifica per le telecomunicazioni, per aiutare la transizione del settore verso le migliori soluzioni esistenti".
Detto questo, non tutti sono ancora pronti a salire sul treno delle opportunità in Europa. Al momento di scegliere dove registrare la propria azienda, gli specialisti e i consulenti di Native Video Box (NVB) hanno esaminato una serie di opzioni. Il team di NVB ha una vasta esperienza lavorativa in Russia e negli Stati Uniti, ma questi sono stati i primi paesi ad essere cancellati dalla lista. "Tutti i segnali indicano un’imminente e completa regolamentazione della crittografia negli Stati Uniti", afferma il fondatore e CEO di NVB Alexander Shishow. "Ci sono già stati casi in cui i token di ICO milionarie sono stati considerati dei titoli e le ICO sono state chiuse dai tribunali".
La Russia, al contrario, è ancora lontana dal creare qualcosa che assomigli ad un quadro legislativo coerente in questo settore.
Considerando l’Europa, il progetto ha esaminato sia il Regno Unito che la Svizzera. Il Regno Unito è stato poi escluso a causa delle voci sulla possibile rimozione dell’anonimato dei trader di criptovalute. La Svizzera è stata analizzata da vicino, ma alla fine è stata esclusa. Il motivo: il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). "Crediamo nel senso comune degli svizzeri, ma questo regolamento è una bomba ad orologeria", afferma Shishow. "Alla fine decidemmo in favore di un sempreverde, un offshore. Abbiamo scelto le Seychelles, con il loro clima economico favorevole. Possiamo sempre muoverci dalle Seychelles in un secondo momento, ma fare il contrario potrebbe essere complicato", ha concluso Shishow.
Keith Teare, uno dei sostenitori più convinti e influenti nel settore della blockchain, fondatore e figura di spicco in oltre una dozzina di progetti di successo nella Silicon Valley e a livello internazionale, tra cui Techcrunch, e consulente di numerose ICO passate e in corso, inclusa la vendita del token Crypterium recentemente ultimata, è estremamente entusiasta degli sforzi della Svizzera, tuttavia: "L’infrastruttura chiara, trasparente e affidabile per l’offerta iniziale di monete è davvero un bisogno: le ICO sono un ottimo modo per le imprese nuove ed esistenti di portare i propri prodotti e servizi innovativi sul mercato. Mi complimento con il governo della Svizzera per aver reso questo importante strumento facilmente accessibile alle imprese high-tech".
Le impressioni di Teare sono riprese dal suo collega di settore Nick Evdokimov, consigliere e co-fondatore di molti progetti blockchain di successo, tra cui ICOBox, il principale fornitore mondiale di soluzioni ICO SaaS, che ha dichiarato: "Tali iniziative sponsorizzate dal governo sono inestimabili: uno dei modi più potenti per un paese di ottenere un indiscutibile vantaggio competitivo nel mercato globale - facendolo in fretta e senza spendere troppo denaro. Questo è ciò che definisco un vantaggio per entrambi, sia per la nazione che per la comunità blockchain".
Si prevede che la capitalizzazione di mercato delle criptovalute raggiungerà centinaia di miliardi di dollari nel prossimo futuro: per questo motivo le autorità di regolamentazione di tutto il mondo si stanno mostrando interessate al nuovo settore, anche se con una certa cautela.
Ma hanno davvero molta scelta? Come accade per il ledger distribuito, la blockchain è ovunque e al tempo stesso da nessuna parte, quindi in qualche modo è elusiva. E come qualsiasi uomo saggio sa bene, se non puoi sconfiggerli, unisciti a loro - ed è bello vedere questo atteggiamento ragionevole prendere piede.