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Italia: il fallimento della sanità pubblica ci costa €580 in più all’anno

martedì 25 luglio 2017, di C. G.

Italia: la sanità pubblica non funziona e questo, ad oggi, appare come un dato di fatto se si pensa soltanto al caso dell’anziana donna ricoverata e assalita dalle formiche a Napoli.

Farmaci sempre più cari, ticket sanitari da capogiro, tempi di attesa infiniti, file sempre più lunghe e strutture fatiscenti, sono solo alcuni degli elementi caratterizzanti la sanità pubblica dell’Italia che, ad oggi, impone al cittadino una scelta: passare alla sanità privata o non curarsi affatto.

Non potendo rinunciare alle cure, quantomeno a quelle basilari, gli italiani sono ormai costretti a rivolgersi alla sanità privata che, come è ovvio che sia, ha un costo piuttosto elevato - le stime ufficiali parlano di più di 35 miliardi di euro nell’arco di un solo anno.

In altre parole? Il fallimento e il malfunzionamento del sistema sanitario pubblico ci costano circa 580 euro l’anno in più a persona.

Il fallimento della sanità pubblica

Il quadro dipinto qualche tempo fa da Censis e RBM Assicurazione salute è allarmante: oltre 14 milioni di italiani sono stati espulsi dalla sanità pubblica, mentre il conseguente ricorso a quella privata ha obbligato i cittadini a sborsare 35,2 miliardi di euro in più all’anno, ossia i già citati 580 euro pro capite.

Non solo soltanto i dati a far rabbrividire, ma anche le condizioni cui devono sottostare i pazienti bisognosi di visite mediche e cure. Uno dei maggiori problemi riguarda la tempistica delle stesse visite: per una mammografia al Sud e nelle Isole ci vogliono circa 142 giorni.

A ciò si aggiunga anche il preoccupante fenomeno della mobilità sanitaria, gravante su tutti quegli italiani costretti a spostarsi su e giù per curarsi in un luogo più adatto e ricevere cure e assistenza più adeguate.

Le pessime condizioni del sistema sanitario pubblico hanno imposto agli italiani (a quelli che ancora possono permetterselo) di rivolgersi alla sanità privata. Nel 2016 il 52% della popolazione, corrispondente a 31,6 milioni di cittadini, ha scelto di abbandonare il fatiscente sistema pubblico e di rivolgersi invece a strutture private che hanno pesato però con i già citati 580 euro in più.

A preoccupare non sono soltanto i dati dell’ultimo anno, ma anche il fatto che tali valori siano in crescita e che tale trend sia destinato a durare ancora a lungo. Il rapporto citato ha stimato che nei prossimi 10 anni la spesa pro capite sarà di oltre 1.000 euro.

La sanità come causa di povertà

Nel corso del 2016, circa 13 milioni di italiani hanno trovato difficoltà nel sostenere le spese sanitarie; 7,8 milioni hanno utilizzato tutti i loro risparmi o si sono indebitati; 1,8 milioni, invece, hanno risentito così tanto delle spese sanitarie da entrare nell’area della povertà.

Ad emergere, oggi, è una consapevolezza sempre più radicata: la sanità in Italia è ormai una causa di impoverimento della popolazione. Più si ha bisogno di cure, insomma, più si corre il rischio di trovarsi in difficoltà economiche.

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