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Italia, cola a piccolo la produzione industriale: -0,7% a gennaio. Altro che ripresa, è crisi nera

martedì 10 marzo 2015, di Vittoria Patanè

La produzione industriale italiana crolla, nel mese di gennaio, dello -0,7%. Su base annua la disfatta è ancora più ampia: -2,2%. Un dato scoraggiante che nega qualsiasi possibilità di ripresa. Ricordiamo che a dicembre, il risultato era pari a +0,4%.

Nonostante i proclami, la fiducia, le speranze, l’industria italiana non accenna a rialzare la testa. La crisi è ancora fortissima e le imprese continuano a vivere un’agonia senza fine.

Su base annua solo il comparto dei beni durevoli è in crescita mentre in tutti gli altri settori si vedono soltanto segni negativi, con ribassi superiori ai due punti percentuali.

In base a quanto comunicato dall’ISTAT:

A gennaio 2015 l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisce, rispetto a dicembre 2014, dello 0,7%. Nella media del trimestre novembre-gennaio l’indice aumenta dello 0,1% rispetto al trimestre immediatamente precedente.

Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio l’indice diminuisce in termini tendenziali del 2,2% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di gennaio 2014).

L’indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive nei comparti dell’energia (+0,5%) e dei beni di consumo (+0,1%); diminuiscono invece i beni strumentali (-1,8%) e i beni intermedi (-0,2%).

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a gennaio 2015, flessioni in tutti i comparti; diminuiscono i beni intermedi
(-2,8%), l’energia (-2,7%), i beni di consumo (-2,0%) e, in misura meno rilevante, i beni strumentali (-0,9%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, a gennaio 2015, i comparti che registrano i maggiori aumenti tendenziali sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+16,1%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,3%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+4,3%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei comparti della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-8,1%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-5,7%) e della fabbricazione di macchine e attrezzature n.c.a. (-5,0%)

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