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Istat: inflazione balza a +0,4% a dicembre (provvisorio)

mercoledì 4 gennaio 2017, di Antonio Atte

Buone notizie sul fronte dell’inflazione in Italia, come è possibile notare sul nostro calendario economico aggiornato in tempo reale.

L’indice preliminare dei prezzi al consumo a dicembre - stando all’ultimo report Istat - si è attestato a +0,4%, a fronte di un consensus dello 0,3% e di un dato precedente pari a -0,1%.

Su base annuale l’inflazione si porta a +0,5% (il risultato della precedente rilevazione era pari a +0,1%).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo su base mensile fa +0,4% (consensus a +0,3% e dato precedente pari a -0,2%), mentre su base annuale il dato si attesta a +0,5% (gli analisti avevano previsto un +0,4%, mentre il risultato della precedente rilevazione era pari allo 0,1%).

In media d’anno - rileva l’Istituto nazionale di statistica - nel 2016 i prezzi al consumo registrano una variazione negativa (-0,1%): è dal 1959 (quando il calo fu pari a -0,4%) che non accadeva.

Secondo l’Istat, la ripresa dell’inflazione a dicembre 2016 è dovuta essenzialmente

“alle accelerazioni della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,6%, da +0,9% di novembre), degli Energetici non regolamentati (+2,4%, da +0,3% di novembre) e degli Alimentari non lavorati (+1,8%, era +0,2% il mese precedente)”.

A dicembre la cosiddetta inflazione di fondo registra una crescita dello 0,6% (da +0,4% del mese precedente); al netto dei soli beni energetici il dato si attesta a +0,7% (da +0,4% di novembre).

Dopo trentaquattro mesi di variazioni tendenziali negative, i prezzi dei beni tornano in territorio positivo (+0,1% da -0,4% di novembre), mentre prosegue lo sprint dei prezzi dei servizi, i quali si portano a +0,9% (era +0,5% a novembre).

L’aumento su base mensile dell’indice generale - evidenzia l’Istat - è legato soprattutto

“agli aumenti dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%), degli Energetici non regolamentati (+1,1%), degli Alimentari non lavorati (+1,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5%)”.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,4% in termini congiunturali e dello 0,6% in termini tendenziali (da -0,1% di novembre).

Invece, nel caso dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto, si osserva una crescita dello 0,3% su base mensile e dell’1,0% su base annua (era +0,5% a novembre).

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