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Istat: nel 2015 nascite al minimo storico e boom di decessi
venerdì 19 febbraio 2016, di
Istat: il report sugli indicatori demografici relativo al 2015 mostra un numero di nascite al minimo storico dall’Unità d’Italia e un boom di decessi pari al 10,7 per mille. Il saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) scende ulteriormente a -165 mila.
Diminuisce anche la speranza di vita alla nascita: per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014) mentre per le donne a 84,7 anni (da 85). L’età media della popolazione invece, rileva ancora l’Istat, aumenta di due decimi arrivando a 44,6 anni.
Non arretra quindi il processo di invecchiamento: gli ultra 65enni sono invece 13,4 milioni, il 22% del totale, mentre risultano in diminuzione sia la popolazione in età attiva (15-64 anni) sia quella fino a 14 anni di età. La prima scende a 39 milioni, il 64,3% del totale, la seconda comprende 8,3 milioni di ragazzi rappresentando il 13,7%.
Istat, 2015: tasso di natalità e mortalità
Le nascite in Italia sono in caduta libera: nel 2015 sono state 488mila (8 per mille residenti), 15mila in meno rispetto all’anno precedente, arrivando così a toccare un nuovo record di minimo storico dalla nascita dello Stato Italiano. Il 2015 è il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità, giunta a 1,35 figli per donna.
Il tasso di mortalità raggiunge invece il 10,7 per mille, il dato più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. Lo scorso anno i morti sono stati 653 mila, 54 mila in più dell’anno precedente (+9,1%): l’aumento risulta concentrato nelle classi di età molto anziane (75-95 anni).
Dal punto di vista demografico, il picco di mortalità del 2015 è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza.
Istat, 2015: popolazione residente
Per quanto riguarda la popolazione residente in Italia nel 2015 si è ridotta di 139 mila unità (-2,3 per mille): al 1° gennaio 2016 la popolazione totale è stata pari a 60,656 milioni di residenti. Gli stranieri residenti in Italia sono 5,054 milioni e rappresentano l’8,3% della popolazione totale (+39 mila rispetto al 2014).
La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, con una perdita di 179 mila residenti. Al calo demografico hanno contribuito i 100mila cittadini italiani che si sono cancellati dall’anagrafe per trasferirsi all’estero. Un dato in aumento (+12,4%) rispetto al 2014.