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Inps: Assegno nucleo familiare dei Comuni 2014, le novità dopo l’ordinanza del Tribunale di Milano

mercoledì 6 agosto 2014, di Valentina Brazioli

Assegno nucleo familiare dei Comuni 2014, da non confondere con altri tipi di sussidi previsti per le famiglie in difficoltà; come funziona e chi ne può usufruire lo avevamo già raccontato a gennaio di quest’anno. Tuttavia, proprio in questi giorni è giunta – un po’ a sorpresa – una circolare Inps in materia, la n. 97 del 2014, che ha sancito importanti novità nell’ambito di questa prestazione a sostegno del reddito.

Il Tribunale di Milano: gli stranieri sono stati discriminati dall’Inps

La vicenda risale all’inizio quest’anno, quando un’altra circolare del nostro Istituto di previdenza nazionale (nello specifico, la 4 del 2014) ha sancito nero su bianco che agli stranieri soggiornanti di lungo periodo spettava l’assegno familiare concesso dai comuni ai nuclei con almeno tre figli minori, ma non a partire dal primo gennaio 2013 come previsto per tutte le altre famiglie italiane: loro, al contrario, avrebbero potuto goderne solo a decorrere dal 1 luglio 2013. Una decisione finita sotto l’occhio del Tribunale di Milano, arrivato nei giorni scorsi a sancire una condotta discriminatoria da parte dell’Inps. Una volta esaminata la normativa in materia (ovvero la legge 97 del 2013) il tribunale del capoluogo lombardo non ha avuto esitazioni nel dichiarare discriminatoria la negazione dell’assegno per il primo semestre 2013, in quanto fondata esclusivamente sulla diversa nazionalità dei cittadini richiedenti.

L’Inps pronta a liquidare tutti gli assegni

Di fronte a questa ordinanza, l’Inps non ha potuto fare altro che prenderne atto e rendere esecutiva la decisione, dandone comunicazione attraverso la circolare n 97/2014. In questo modo, si appresta a liquidare tutte le somme dovute, comprese quelle relative al primo semestre del 2013 (indipendentemente dalla nazionalità del richiedente). Tuttavia, l’Istituto si riserva la possibilità di fornire nuove comunicazioni in merito qualora ci fossero novità giurisprudenziali di rilievo (l’ordinanza è ancora pendente presso la Corte d’appello di Milano).

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