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Inflazione Istat 2014, tassa occulta che azzera i benefici fiscali
mercoledì 5 febbraio 2014, di
Nello scorso mese di gennaio del 2014 l’inflazione, stando ai dati provvisori, in Italia è rimasta stabile allo 0,7%. A comunicarlo è stato l’Istituto Nazionale di Statistica a conferma di come il carovita si mantenga ben al di sotto dei livelli di guardia a causa principalmente della contrazione dei consumi.
Inflazione Istat 2014, stangata da 245 euro annui
Sul dato Istat c’è però poco da esultare in quanto un’inflazione allo 0,7% su base annua, tradotta in cifre, significa che in un anno una famiglia italiana tipo, composta da tre persone, a parità di consumi deve spendere in media 245 euro in più.
Inflazione Istat 2014, una tassa occulta
E’ questo il dato fornito dal Codacons nel sottolineare come l’inflazione sia una tassa occulta che, ai livelli attuali, supera il beneficio previsto sulla busta paga dei lavoratori con il cuneo fiscale. Così come i 245 euro superano la media degli importi risparmiati dagli italiani, in possesso della sola prima casa, con l’abolizione dell’Imu.
Inflazione Istat 2014, stabile causa crollo consumi
Secondo l’Associazione dei consumatori e degli utenti con il crollo dei consumi era ragionevole prevedere un’inflazione stabile per lo scorso mese di gennaio del 2014. Inoltre, per una famiglia italiana composta da quattro persone l’inflazione su base annua allo 0,7% si traduce nei dodici mesi in 269 euro di maggiori esborsi, sempre a parità di consumi, a causa dei rincari.
Nuovo paniere Istat 2014: Codacons, i pesi sono sballati
Nel comunicare i dati sull’inflazione di gennaio del 2014 l’Istat ha anche rilasciato il nuovo paniere introducendo nuovi prodotti ed eliminandoli altri. In merito il Codacons ritiene giusti i nuovi prodotti inseriti mentre è incomprensibile la scelta fatta su quelli in uscita. Con la conseguenza che secondo l’Associazione dei consumatori e degli utenti i pesi complessivamente rimangono sballati al fine di poter misurare l’inflazione reale.