Imu e Tasi 2014: versamenti entro il 16 dicembre, ma è stangata su capannoni industriali e macchinari

Imu e Tasi 2014, è conto alla rovescia per la scadenza del 16 dicembre, quando tutti saranno chiamati a versare il saldo delle imposte sugli immobili. Ma a temere questa data non sono solo i proprietari di casa, bensì anche chi possiede macchinari o capannoni industriali. In molti casi, infatti, i Comuni hanno spinto l’aliquota al massimo (fino al 10,6 per mille) perché lo Stato si prende tutto il gettito derivante dall’applicazione della tariffa base (fissata al 7,6 per mille) lasciando agli enti locali la discrezionalità di aggiungere altri 0,3 punti percentuali. Ciò è dovuto al fatto che, anche per l’anno in corso, ci si rifà a quanto stabilito dall’articolo 1, comma 380, della legge 228/2012, che riguarda capannoni industriali, opifici, alberghi, teatri e via dicendo.

Quindi, in attesa che con la promessa local tax si arrivi a un’Imu completamente comunale, il Governo ha deciso, per l’ennesima volta, di lasciare il lavoro sporco alle singole amministrazioni cittadine: saranno loro a occuparsi della riscossione, e a fare la parte dei cattivi spingendo l’aliquota fino al massimo consentito.

Roma e Milano: tasse al top per capannoni e macchinari

Se a un quadro così delineato aggiungiamo anche gli annunciati tagli ai trasferimenti statali, è inevitabile che si arrivi a una situazione in cui Tasi e Imu hanno toccato il culmine in molte grandi città: è accaduto a Roma, dove si paga il massimo per entrambe le tasse, e anche a Milano.

E’ quindi facile prevedere, a meno di un mese dalla scadenza finale, che gli effetti di questa tendenza si vedranno solo al momento del pagamento, quando i titolari di questo tipo di immobili si troveranno a far fronte a entrambi i tributi.