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Imposta di bollo sui conti deposito: dal 2014 scatta l’aumento?

martedì 3 dicembre 2013, di Valentina Pennacchio

La Legge di Stabilità 2014 è in dirittura d’arrivo alla Camera. Cambierà qualcosa o saranno confermate le novità del maxiemendamento?

Se nulla cambierà, o, almeno, se non si interverrà su questo tema, dal 1 gennaio 2014 scatterà l’ennesimo aumento, quello del bollo sui conti deposito: dallo 0,15% allo 0,2% (dalle liquidità depositate da gennaio 2014). Una stangata del 33% a causa di quella definita una "mini patrimoniale", introdotta dal Governo Monti allo 0,1% (nel 2012) e arrivata allo 0,15% (nel 2013).

Chi paga? L’imposta di bollo sui conti deposito presuppone un contributo minimo fisso di 34,20 euro annui per la persone fisiche, ma solo se la giacenza media annua del deposito supera i 5.000 euro, viceversa si è esenti.

Ad oggi ci sono alcune banche che pagano l’imposta di bollo per il cliente, come vediamo nel grafico seguente (fonte Sole24Ore, aggiornamento marzo 2013), ma sarà ancora così dopo il rincaro?

Che devono fare i clienti?

Nel caso non fosse così, visto che le banche hanno tutto il diritto di cambiare le condizioni, alla luce della legge di Stabilità 2014, come dovrebbero comportarsi i clienti?

Avrebbero, a loro volta, tutto il diritto di cambiare. La banca dovrebbe fare la propria "proposta di modifica unilaterale del contratto" con un preavviso di almeno due mesi. A quel punto il cliente entro 60 giorni potrà recedere senza penalità e senza spese di chiusura.

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