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Azioni Technogym: forte rialzo anche dopo l’IPO. Conviene comprare?
lunedì 23 maggio 2016, di
Technogym, nota azienda romagnola leader nelle soluzioni Fitness e Wellness, ha debuttato il 3 maggio in Borsa riscontrando un grande successo. Il giorno dello sbarco il titolo è arrivato a scambiare con punte superiori all’11% del valore iniziale, per poi proseguire il rally nel giorno successivo.
Ad oggi le azioni Technogym sono continuate a salire, registrando i massimi di sempre a quota €3,91, non molto lontano dal livello a cui scambiano attualmente pari a €3,89.
Salhouse Holding, veicolo di Arle Capital Partners, ha piazzato con la sul mercato 50 milioni di azioni più altre 7,5 milioni di azioni per la greenshoe che è stata esercitata completamente. In totale, le 57,5 milioni di azioni corrispondono al 28,75% del capitale azionario dell’azienda.
La forchetta di prezzo del collocamento era stata fissata inizialmente tra i €3 e i €3,75 (estremi compresi) regolata unicamente per investitori istituzionali. La copertura dell’IPO è stata di 4 volte l’offerta ed il prezzo di lancio è stato fissato a €3,25 ad azione. Conviene acquistare il titolo di Technogym?
Technogym: ottima performance dal giorno dello sbarco in Borsa
Technogym dopo lo sbarco in Borsa ha continuato ha performare molto bene. Il titolo della società romagnola è riuscito a salire fino ad un massimo di €3,91 dai €3,25 inizialmente offerti agli investitori istituzionali. Le azioni attualmente scambiano al di sotto dei massimi assoluti pur trovandovi in realtà molto vicini dato che la quotazione attuale è di €3,89.
Nei giorni scorsi è stata interamente esercitata la greenshoe per un controvalore complessivo di €24,4 milioni.
Technogym: i dettagli dell’IPO
La società romagnola leader nel Fitness e Wellness aveva comunicato, insieme a SalHouse Holding, di aver fissato il prezzo dell’IPO a €3,25, dopo aver stimato inizialmente il range di prezzo tra i €3 e i €3,75 compresi gli estremi.
SalHouse Holding ha piazzato sul mercato 50 milioni di azioni più 7,5 milioni per la greenshoe. Nel totale quindi in circolazione ci sono 57,5 milioni di azioni che sono pari al 28,75% dell’azienda per un valore di quasi €190 milioni.
L’operazione di quotazione ha preso il via dopo il 28 aprile quando la Consob ha dato l’autorizzazione a procedere al collocamento. Il periodo di lock-up per gli azionisti di Technogym e per gli attuali azionisti sarà di 180 giorni dalla chiusura dell’operazione. L’offerta era riservata a clienti istituzionali mentre i retail a non hanno preso parte all’IPO.
Technogym: conviene comprare dopo il collocamento?
Sulla base di questi dettagli, proviamo a vedere se conviene acquistare dopo il collocamento delle azioni Technogym.
Dai dati diffusi sul sito della società romagnola è possibile notare come i ricavi siano aumentati del 10% tra il 2015 e il 2014 e del 24,7% tra il 2015 e il 2013. Il fatturato dello scorso anno è stato pari a €511,78 milioni con un utile netto di €28,35 milioni. Mediobanca stima che da qui al 2020 il fatturato crescerà mediamente del 6% mentre l’utile netto dovrebbe salire mediamente del 24%.
L’Ebitda margin dello scorso anno è stato del 16,9% mentre l’indebitamento della società è praticamente nullo visto che dovrebbe essere di €38 milioni. Ipotizzando che Technogym faccia parte della categoria dei produttori di attrezzature per lo sport (escludendo quindi il lifestyle) l’Ebitda margin medio è del 10,3%, quindi Technogym ha sovraperformato il mercato.
Prendendo come riferimento questo segmento l’enterprise value di Technogym dovrebbe essere di poco inferiore al miliardo di euro. Il prezzo di €3,25 configura una valorizzazione di €650 milioni quindi l’acquisto nella forchetta di prezzo inizialmente indicata sarebbe conveniente.
Technogym: i pro e i contro della società
Technogym è società leader nel mercato in Italia e conta una presenza in tutto il mondo con negozi in Europa, Stati Uniti, Asia, Australia, Sud America, e Medio Oriente. La società inoltre è fornitore ufficiale per la preparazione atletica delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 dopo essere stata fornitore delle 4 precedenti edizioni.
La presenza alle Olimpiadi garantisce all’azienda grande visibilità visto l’elevato bacino di spettatori dell’evento. Gli impianti di produzione di Technogym sono all’avanguardia così come la vasta gamma di prodotti offerta. Il 90% della produzione viene esportato il che di per sé può essere sia un bene che un male.
Un’elevata esposizione all’estero pone la società al rischio di cambio per prima cosa e per seconda alla domanda estera il che nel periodo attuale di rallentamento economico e di guerra valutaria non è proprio il massimo.
Inoltre, il gruppo è ancora scarsamente presente negli Stati Uniti che è il mercato di riferimento globale per il settore di Technogym e questo aspetto andrebbe implementato. I margini di crescita ci sono vista la stima di Mediobanca sull’utile netto per i prossimi anni con un fatturato in crescita pressoché stabile.
L’offerta di collocamento è buona ma sembra che bisognerà attendere il primo giorno di quotazione per decidere se comprare le azioni. In attesa di ulteriori novità e dettagli sull’azienda per il momento sembra un affare conveniente anche se il prezzo dovesse salire poco sopra i €4.