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I 10 film Premio Oscar più amati di sempre
lunedì 30 gennaio 2017, di
Premio Oscar 2017: manca meno di un mese all’89esima edizione della cerimonia degli Oscar, che si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles il 26 febbraio 2017.
In attesa di scoprire quale dei film candidati si aggiudicherà l’ambita statuetta, abbiamo selezionato per voi i 10 film Premio Oscar più amati di sempre. La classifica è stilata sulla base dei punteggi su MyMovies.
I 10 film premio Oscar più amati di sempre
Tra meno di un mese sapremo quale tra i film candidati vincerà il Premio Oscar 2017 come Miglior film.
Come ogni anno, però, la cerimonia degli Oscar farà sicuramente parlare molto di sé, forse proprio per la scelta discutibile o meno del film vincitore dell’ambito Premio.
Vi proponiamo allora una classifica dei primi 10 film premio Oscar che hanno messo d’accordo la giuria degli Academy e il pubblico mondiale.
1. Casablanca di Michael Curtiz (1942)
Una storia d’amore impossibile tra l’affascinante Rick (Humprey Bogart), proprietario di un bar a Casablanca, e Ilse (Ingrid Bergman), moglie di un’eroe della resistenza. Divisi dal destino e dalla guerra, i due non riusciranno a stare insieme per molto.
Retorico e improbabile, ma proprio per questo magnetico e irresistibile, il film è entrato nella leggenda di Hollywood per i protagonisti, l’ambientazione e la colonna sonora, portando a casa anche gli Oscar per regia e sceneggiatura.
2. Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman (1975)
Altro film annoverato a ragione tra i capolavori del cinema, narra le vicende di un pregiudicato (Jack Nicholson) che si fa internare in una clinica psichiatrica per sfuggire alla prigione. Creando scompiglio nella struttura e spingendo gli altri ricoverati a ribellarsi, finisce con l’inimicarsi medici e infermieri che lo puniscono riducendolo a un vegetale. Ma il suo amico, un "gigante" indiano, per salvarlo lo uccide e poi fugge dalla clinica.
Un film di denuncia ispirato a una storia vera, che è riuscito a vincere in ben 5 categorie: migliori film, regia, sceneggiatura e attori protagonisti, Jack Nicholson e Louise Fletcher, la sadica infermiera che tratta i pazienti come in un lager nazista.
3. Il cacciatore di Michael Cimino (1978)
Tre ragazzi della Pennsylvania (Robert De Niro, John Savage e Christopher Walken) stroncati dall’assurda guerra in Vietnam. Due tornano mutilati, il terzo resta intrappolato nell’inferno di Saigon rischiando ogni sera la vita nel sadico gioco della roulette russa, dove troverà la morte.
Un film drammatico che riesce a coinvolgere anche nelle scene più violente, passate alla storia. L’Academy premia anche la regia, il montaggio, il suono e Christopher Walken, in uno dei ruoli più indimenticabili della storia di Hollywood, lasciando immeritatamente De Niro a bocca asciutta.
4. Il padrino - parte II di Francis Ford Coppola (1974)
Uno dei rarissimi casi in cui il sequel ha superato l’originale. Il film affianca brillantemente alla storia dello spietato boss mafioso Michael Corleone (Al Pacino), protagonista del primo film, i flashback sulla gioventù del padre don Vito (Robert De Niro), capostipite della famiglia e fondatore di un grandioso impero criminale
La genialità di Coppola è stata più che premiata, ottenendo oltre al premio come miglior film anche altre cinque statuette: regia, sceneggiatura, colonna sonora, scenografia e attore non protagonista (De Niro).
5. Forrest Gump di Robert Zemeckis (1994)
Forrest Gump (Tom Hanks) è un ragazzo con uno sviluppo cognitivo inferiore alla media che, senza rendersene conto, diventa un testimone diretto di alcuni tra i più importanti avvenimenti della storia americana. Seduto su una panchina, in attesa di rivedere la sua amata Jenny, racconta la sua vita rocambolesca e fuori dal comune a tutte le persone che gli si siedono accanto.
Un film ironico, ma intelligente, che ha riscosso un gran successo sia da parte della critica che del pubblico. Ha dominato la cerimonia del 1995, vincendo ben sette premi, per migliori: film, regia, attore protagonista, sceneggiatura, montaggio ed effetti speciali.
6. Schindler’s List di Steven Spielberg (1993)
Ispirato ad un romanzo di Thomas Keneally, basato su una storia vera. 1939, Oscar Schindler (Liam Neeson) è un industriale tedesco che, grazie alla posizione privilegiata e ai rapporti con i comandanti militari, riesce a salvare la vita di centinaia di ebrei destinati ai campi di concentramento assumendoli come operai nella sua fabbrica di pentole.
Un capolavoro degno di Spielberg, profondo e coinvolgente, volutamente girato in bianco e nero per durare negli anni come "memoria" del più grande dramma della storia contemporanea. Vincitore di sette premi Oscar, come miglior film, regia, sceneggiatura, colonna sonora, fotografia, scenografia e montaggio.
7. Titanic di James Cameron (1997)
Attraverso un flashback, il film ripercorre la storia d’amore tra Rose (Kate Winslet) e Jack (Leonardo Di Caprio): lei, una 17enne nobile destinata a sposare un uomo che non ama e ad una vita già pianificata, lui un disegnatore che ha vinto a poker un biglietto in terza classe per il Titanic. Tutta la vicenda, infatti, si svolge durante il viaggio inaugurale del celebre transatlantico affondato a causa dello scontro con un iceberg, provocando la morte di millecinquecento persone.
Un film con un’avanzatissima tecnologia, che ha conquistato il cuore del pubblico anche grazie alle straordinarie scenografie e alla celebre colonna sonora. Tornato nella sale quindici anni dopo in una versione convertita al 3D, ha conquistato 11 statuette alla cerimonia del 1998.
8. Million Dollar Baby di Cleant Eastwood (2004)
Dei tanti capolavori diretti da Clint Eastwood, questo è probabilmente il più grande. Non solo per la storia in sé, incentrata sul rapporto tra un vecchio e disilluso allenatore di boxe (Eastwood) e una cameriera che gli chiede di allenarla (Hilary Swank). Ma soprattutto per il suo spessore morale e per la sua forza espressiva.
Questo film è il brillante risultato dei diversi stili di recitazione dei protagonisti, che fondendoli riescono a commuovere profondamente lo spettatore. Premio strameritato, quindi, al regista, all’indomita Hilary Swank e al grande Morgan Freeman, nelle vesti del braccio destro del coach.
9. Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme (1991)
Uno degli incubi più terribili e meglio raccontati del XX secolo. Merito del protagonista, lo psichiatra cannibale Hannibal Lecter, interpretato da un eccezionale Anthony Hopkins. In pochi minuti Hannibal instaura un rapporto morboso con la giovane agente dell’FBI, Clarice Starling (Jodie Foster), che gli chiede aiuto per incastrare “Buffalo Bill”, un serial killer che uccide e scuoia giovani donne.
Un film ben architettato, cupo e tesissimo. È stato il primo thriller a vincere i 5 Oscar più importanti: oltre al film, infatti, trionfano anche il regista, la sceneggiatura e i due protagonisti.
10. Il discorso del re di Tom Hooper (2010)
Albert (Colin Firth) è il figlio balbuziente di re Giorgio V d’Inghilterra, costretto a regnare come Giorgio VI quando il fratello maggiore abdica per amore. Terrorizzato all’idea di dover parlare in pubblico a causa della sua balbuzie, riuscirà a superare il suo problema grazie a Lionel Logue (Geoffrey Rush), un bizzarro logopedista.
Una ricostruzione storica impeccabile, ma divertente. Si aggiudica anche il premio per la regia, la sceneggiatura e per l’attore protagonista.