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Giappone: economia super nel primo trimestre (+5,9% su base annua), ma nei prossimi mesi il paese finirà in recessione

giovedì 15 maggio 2014, di Nicola D’Antuono

Nonostante siano palesi alcune distorsioni nel sistema economico a seguito del lancio dell’Abenomics - la politica monetaria e fiscale ultra-accomodante voluta dal premier Shinzo Abe per rilanciare il paese dopo un ventennio di crescita anemica e deflazione – non si può non notare la reazione positiva che complessivamente sta sperimentando l’economia del Giappone, che nel primo trimestre del 2014 è cresciuta a ritmi nettamente superiori alle aspettative, proprio mentre la fiammella dell’inflazione inizia concretamente ad accendersi (quasi +3% nell’area di Tokyo). Nei primi tre mesi dell’anno il pil del Giappone “reale” (cioè depurato dall’indice dei prezzi al consumo) è cresciuto del 5,9% su base annua e dell’1,5% rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno.

Il ritmo di crescita registrato dal pil nipponico è risultato il maggiore dal terzo trimestre del 2011, ovvero quando il paese tentava di risollevarsi dopo il terremoto e il terribile tsunami. Inoltre si è trattato del sesto trimestre consecutivo di espansione economica. Il dato sul pil del paese del Sol Levante è stato superiore alle attese del mercato (+4,2% a/a), ma allo stesso tempo nasconde alcune anomalie. Il forte balzo del pil è stato favorito da un clamoroso boom dei consumi, che sono aumentati dell’8,5% su base annua e del 2,1% su base congiunturale. Il motivo è presto detto: le famiglie giapponesi hanno preso d’assalto i negozi prima che entrasse in vigore l’aumento dell’Iva dal 5% all’8% (scattato il 1° aprile scorso), tanto che l’aumento degli acquisti di beni durevoli è cresciuto del 66,9% su base tendenziale.

Tra le note positive c’è da sottolineare la ripresa degli investimenti di capitale delle aziende nipponiche, che hanno segnato un rialzo del 4,9%. Riprendono quota anche le esportazioni, che lo scorso trimestre avevano deluso molto le attese registrando un frazionale rialzo dello 0,5%. Questa volta è andata decisamente meglio, tanto che è avvenuto un miglioramento del 6% rispetto al trimestre precedente. Gli economisti frenano gli entusiasmi e sottolineano come il boom del pil sia stato “drogato” da alcune variabili contingenti, che nel prossimo trimestre si ribalteranno provocando una flessione del pil compresa tra il 4% e il 6% su base annua. E’ per questo che stamattina la borsa di Tokyo ha chiuso in calo: l’indice Nikkei-225 ha segnato una flessione dello 0,75% a 14.298,21 punti. La Bank of Japan monitora con attenzione la situazione: nei prossimi mesi potrebbe intervenire con nuovi stimoli monetari.

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