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Germania: Merkel blocca ministro Schäuble su nuovi aiuti alla Grecia. Ecco perchè

venerdì 21 febbraio 2014, di Marta Panicucci

Il settimanale tedesco Der Spiegel e il giornale greco Kathimerini hanno pubblicato degli articoli che riportato all’ordine del giorno la discussione circa il salvataggio della Grecia.

Secondo i due giornali, il ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble avrebbe avanzato l’idea di offrire alla Grecia, ancora non completamente fuori dalla crisi, altri aiuti prima della tornata elettorale europea di maggio 2014. Ma questo tentativo di Schäuble è stato bloccato dalla cancellieria Angela Merkel che, notano giustamente i due giornali, in vista delle elezioni non vuole dare ai tedeschi euroscettici motivi in più per portare avanti la campagna anti-europa.

La proposta di Schäuble
All’indomani di una visita in Grecia, dove si vedono ancora chiaramente le conseguenze e i segnali della crisi, Schäuble ha proposto di accelerare sull’attuazione di un altro piano di aiuti.

Secondo Schäuble il terzo piano di finanziamenti per la Grecia è indispensabile, per aiutare il paese, ma anche per incontrare, alle elezioni europee di maggio, maggior favore da parte dei greci che così facendo si sentirebbero più grati nei confronti dell’Unione Europea.

Il No della Merkel
La cancelliera Merkel però ha deciso di guardare prima in casa sua, e poi forse in quella dei greci. La priorità della cancelliera al momento è zittire gli euroscettici tedeschi che, con un ulteriore piano di aiuti per la spendacciona Grecia, avrebbero molto di cui parlare nel corso della campagna elettorale.

Niente terzo piano di aiuto alla Grecia quindi, almeno non prima delle elezioni. A preoccupare la Merkel per la chiamata alle urne di maggio, è il partito euroscettico AfD che, secondo recenti sondaggi, starebbe guadagnando terreno tra i tedeschi, tanto da accaparrarsi il 7% dei consensi.

Nella vicenda è intervenuto, in aiuto della cancelliera, Olli Rehn rilasciando un’intervista al Welt am Sonntag. Il commissario Ue ha messo nero su bianco la sua opposizione a un’ulteriore aiuto in favore di Atene in vista delle elezioni europee. Rehn ha detto al giornale che un dibattito su un’ulteriore riduzione del debito per la Grecia potrebbe essere discusso "durante l’estate o dopo".

Patrimoniale per tutti
Anche il Presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, si pronuncia sul tema degli aiuti europei verso i paesi meno virtuosi. Radiocor riporta che Weidmann, nel corso di un’intervista al quotidiano Faz, ha manifestato la sua paura che la "Bce diventi un ostaggio della politica a causa del previsto piano di acquisti illimitati di titoli di Stato di Paesi europei in crisi".

Weidmann, che fa anche parte del consiglio direttivo della Bce, ha affermato che: "i miei timori economici sul programma restano. Un tale piano puo’ comportare che la Banca centrale diventi ostaggio della politica", il che renderebbe difficile attuare una politica monetaria. La Bundesbank aggiunge "non si e’ mai espressa a favore di una patrimoniale. Tuttavia all’interno di una Unione monetaria in caso di necessita’ bisognerebbe richiedere un prelievo ai contribuenti del Paese coinvolto prima di chiedere aiuti ad altri". Comunque, ha concluso Weidmann, "la Bundesbank non chiede di certo alla Germania una tassa sul patrimonio".

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