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Photoshop: come migliorare foto e immagini con Camera Raw

lunedì 13 luglio 2015, di Simone Micocci

Nella fotografia digitale la post-produzione svolge un compito decisivo, pari a quello che una volta svolgeva la camera oscura. Dopo aver scattato una foto,infatti, è possibile modificarne le qualità grazie ad alcuni programmi presenti sul mercato: il migliore è senza dubbio Adobe Photoshop.

La guida che vi propongo vi aiuterà a migliorare le vostre foto con Photoshop, rendendole ottimali per la stampa e per la pubblicazione online.

Photoshop: migliorare le caratteristiche principali delle immagini

Una volta importata la nostra foto nel PC, apriamo Photoshop e carichiamo l’immagine. Personalmente consiglio di utilizzare la modalità Camera Raw per modificare le foto, anziché la barra dei comandi situata alla destra dell’area di lavoro.

Per accedere a quest’area bisogna cliccare su “filtro” nella barra dei comandi posta in alto, e in seguito su Filtro Camera Raw.

Una volta cliccato comparirà una nuova area di lavoro, più intuitiva rispetto l’originale.

Prima di quest’operazione conviene duplicare il livello di lavoro, cliccando con il tasto destro del mouse sul livello originale, e selezionando “duplica livello”.

Una volta che il livello è stato duplicato, ed è stato selezionato il filtro Camera Raw, possiamo intervenire sulla nostra foto cercando di migliorare i colori e di eliminare i difetti.

Nel dettaglio le caratteristiche principali su cui dobbiamo intervenire sono:

  • Temperatura: Il primo cursore della divisione dei comandi di base è quello della temperatura. La temperatura modifica i colori; spostando il cursore a destra i colori diventano più “caldi”, a sinistra i colori diventano più “freddi”;
  • Esposizione: permette di alzare l’esposizione della foto. Spostando la barra a destra la luminosità aumenta, a sinistra diminuisce. Tuttavia non conviene superare la soglia di +1.00 e -1.00 in quanto l’immagine potrebbe diventare sgranata.
  • Contrasto: il contrasto è il rapporto tra il valore più luminoso e il valore più scuro della foto. Più la barra si sposta a destra più il contrasto aumenta, e la foto acquisterà una maggiore profondità. Nel caso si scelga di diminuire il contrasto, l’immagine sarà “piatta”.
  • Chiarezza: intervenendo sulla chiarezza di un’immagine si sceglie l’impatto visivo che questa deve avere.
    Alzando la chiarezza, infatti, aumenta sia il contrasto sia la nitidezza dell’immagine, così da sembrare quasi surreale.
    Tuttavia bisogna specificare che la chiarezza non influisce sul contrasto globale dell’immagine, ma su quello delle piccole zone di transizione tra pixel scuri e pixel chiari. Alzando la chiarezza al massimo si ha un effetto simile a quello del HDR.
  • Vividezza e saturazione: entrambe le opzioni modificano la saturazione dei colori.
    La differenza sostanziale sta nel fatto che la vividezza aumenta o diminuisce la saturazione solamente dei colori che sono poco saturi nella foto, mentre la saturazione agisce in ugual misura su tutti i colori.
    Per saturazione bassa s’intende un colore che non è acceso ma spento; quindi, spostando il cursore totalmente verso sinistra, la foto diventerà in bianco e nero.
  • Luminanza: Quest’opzione è molto utile per migliorare le immagini di bassa qualità. Nel caso scattassimo una foto con uno smartphone, è possibile che visualizzandola al 100% delle dimensioni si rileva un effetto punteggiato: questo difetto è chiamato disturbo.
    Per ridurre il disturbo può essere utile aumentare la luminanza.
    Per prima cosa in Camera Raw di Photoshop c’è una barra orizzontale dove come terza scelta è inserito il tasto “dettagli”. Cliccandoci sopra compariranno più cursori, tra cui quello della luminanza. Spostando il cursore verso destra il disturbo diminuisce, ma il consiglio è di non esagerare altrimenti la foto potrebbe perdere nitidezza. Per lavorare meglio su questo effetto è preferibile aumentare lo zoom durante la lavorazione.
  • Fatturazione: nella stessa barra orizzontale dove abbiamo scelto la divisione dei dettagli, c’è un’icona “fx” dove sono inseriti i cursori degli effetti.
    Tra le varie possibilità di scelta c’è il cursore della fatturazione che permette di creare una vignettatura ai margini dell’immagine. Nel caso avessimo una foto di un primo piano e vogliamo focalizzare l’attenzione sul viso, è possibile creare una vignettatura che scurisce lo sfondo donando maggior impatto al punto centrale.

Photoshop: come salvare un effetto?

Una volta che siamo intervenuti su questi parametri, avremo un’immagine sicuramente diversa rispetto l’originale, e se abbiamo lavorato bene sui rapporti sarà un’immagine notevolmente migliore.
Se siamo soddisfatti del lavoro e vogliamo salvare l’effetto creato, così da poterlo riutilizzare in modo rapido su un’altra fotografia bisogna:

  1. Selezionare l’ultima divisione nella barra orizzontale: “predefiniti”;
  2. In basso a destra, vicino al cestino, c’è un’icona piccolissima su cui bisogna cliccare;
  3. Comparirà una sezione dove, una volta scelto il nome dell’effetto, è possibile salvarlo;
  4. Ogni volta che vorremo utilizzare lo stesso effetto basta andare nella divisione dei “predefiniti” e impostare l’effetto salvato;

Quindi, nel caso avessimo una serie di foto scattate tutte con le stesse condizioni di luce, basta impostare un filtro su un’immagine singola, e poi applicarlo in tutte le altre.

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