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Forze dell’Ordine: in arrivo taser e spray al peperoncino per difendersi dalle aggressioni?

giovedì 17 agosto 2017, di Simone Micocci

Le Forze dell’Ordine devono essere dotate di taser e spray al peperoncino: è questo l’appello fatto dal Cocer Guardia di Finanza dopo l’ennesima aggressione che le Fiamme Gialle hanno subito durante un normale controllo a dei venditori abusivi.

L’ultima di una lunga serie di aggressioni c’è stata a Pisa, dove tre agenti della Guardia di Finanza sono rimasti feriti dopo uno scontro con tre venditori abusivi originari del Senegal che hanno provato ad opporsi al sequestro della merce. Ad oggi però le Forze Armate e di Polizia continuano ad essere “dimenticate” dalla amministrazioni, le quali non danno loro gli strumenti adatti per difendersi.

Come dichiarato dal Cocer Guardia di Finanza è necessario non solo combattere questi fenomeni, ma anche prevenirli. Questo è possibile solamente riformando - “urgentemente” - l’attuale legislazione penale, specialmente per quel che riguarda le regole operative per le Forze Armate e di Polizia.

Non è possibile infatti che ancora oggi non si riesca a garantire l’incolumità del personale sicurezza; è impensabile che questi rimangano feriti nel corso di un normale controllo routine, dal momento che non stiamo parlando di un’operazione segreta di anti-droga.

Poliziotti privati dell’arma di ordinanza, Carabinieri assaliti e Guardie di Finanza ferite; per quanto tempo ancora dovremo ascoltare queste notizie? Il Cocer ha fatto appello alle amministrazioni affinché si faccia qualcosa per tutelare il lavoro di quegli agenti svolgono un compito che solo apparentemente sembra sicuro, ma che in realtà li espone all’aggressione dei vari controllati.

Per risolvere questa situazione bisogna prendere al più presto dei provvedimenti, al pari di quanto fatto negli altri Paesi europei; ecco quali sono le richieste del Cocer Guardia di Finanza in merito.

Forze dell’Ordine: in dotazione taser e spray al peperoncino

La pistola d’ordinanza è utile per proteggersi da determinate situazioni, ma per determinati controlli sarebbe meglio dotare le Forze dell’Ordine di strumenti meno “potenti” ma allo stesso tempo più efficaci. Pensiamo ad esempio in quali guai potrebbe trovarsi un agente di Polizia che per difendersi dall’aggressione da parte di un venditore abusivo lo uccide accidentalmente con un colpo di pistola.

Ecco perché ci sono delle apparecchiature più adatte per queste situazioni che devono assolutamente entrare a far parte della dotazione delle Forze Armate e di Polizia, almeno per coloro che ogni giorno svolgono controlli di vario genere per le strade delle città.

A tal proposito il Cocer Guardia di Finanza ha chiesto alle amministrazioni di permettere alle Forze Armate l’utilizzo di sistemi di ripresa, deterrenza e dissuasione, quali i taser (dispositivo che usa l’elettricità per paralizzare il trasgressore) e gli spray urticanti al peperoncino. In questo modo l’incolumità degli operatori sarebbe garantita e allo stesso tempo gli aggressori non rischiano di restare uccisi per un colpo accidentale di pistola.

Ad oggi però non c’è ancora nessuna apertura da parte del Governo e delle singole amministrazioni alla dotazione di questi strumenti. Così però non si può andare avanti, ecco perché bisognerà prendere una decisione al più presto.

Cocer Guardia di Finanza: così si tutelano le Forze dell’Ordine

Ma la dotazione di taser e spray al peperoncino non è l’unica soluzione per garantire l’incolumità del personale sicurezza. C’è bisogno, ad esempio, di dare una piena certezza della pena per coloro che commettono un reato, dal momento che in passato neppure la sottrazione dell’arma di ordinanza è stata sufficiente per far sì che i colpevoli venissero puniti con una pena esemplare.

Le Forze dell’Ordine quindi sono vittime del nostro ordinamento, nel quale bisogna introdurre al più presto dei correttivi. Il Cocer Guardia di Finanza, ad esempio, suggerisce di attuare il modello anglosassone della “zona a rischio uccisione”, ovvero la distanza che nell’atto di un controllo il cittadino deve mantenere nei confronti dell’agente (negli Stati Uniti è di circa 3 metri).

Inoltre, bisogna stabilire delle fasi operative graduali, durante le quali i cittadini dovrebbero eseguire tutti gli ordini impartiti dalle Forze dell’Ordine evitando qualsiasi contatto fisico; allo stesso tempo vanno aumentate le pene per chi non rispetta le regole, prevedendo ad esempio l’arresto per chi viola le distanze e per chi non segue gli ordini dell’agente.

Qualsiasi cosa si scelga, la cosa certa è che non è più pensabile addossare alle forze di polizia ed alla loro buona volontà la gestione delle emergenze sociali che affliggono il Paese, non curandosi dell’incolumità degli stessi operatori che ogni giorno viene messa sempre più a repentaglio”, ha concluso il Cocer Guardia di Finanza chiedendo al Governo di mettere fine ad un sistema caratterizzato da regole confuse e poco chiare che non permettono alle Forze dell’Ordine di svolgere neppure i normali controlli di routine.

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