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Forex: yen ai minimi dal 2008 sul dollaro, attese per nuovo allentamento monetario della BOJ

mercoledì 10 settembre 2014, di Nicola D’Antuono

La forza del dollaro statunitense sta schiacciando, tra le altre, anche la valuta nipponica, tanto che il tasso di cambio dollaro/yen è volato fino a 106,52 ai massimi da ottobre 2008. Nell’ultimo mese il boom del cambio è stato particolarmente evidente, con la quotazione passata da un valore minimo di 101,50 a uno massimo di 106,52. In pratica si è trattato di un’escursione di prezzo favorevole al biglietto verde pari al 5% circa. La debolezza della divisa nipponica non dipende solo dall’attuale stato di grazia del greenback, bensì anche dalle aspettative di un nuovo allentamento monetario da parte della Bank of Japan per risollevare le sorti dell’economia giapponese, che sta soffrendo non poco l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto (che si stima possa crescere ancora al 10%, dall’attuale 8%, entro fine anno).

L’economia del paese del Sol Levante è in evidente difficoltà, come dimostrato dal recente dato sul pil del secondo trimestre dell’anno. Il calo del pil è stato superiore alle attese: -1,8% su base congiunturale e -7,1% su base tendenziale. La forte diminuzione del prodotto interno lordo del Giappone è dovuta principalmente al crollo dei consumi, che si sono contratti più del previsto del 5,1% (questa voce conta per il 60% sul totale del pil nazionale, ndr). A sua volta la flessione della spesa per consumi è stata provocata dall’aumento dell’Iva, entrato in vigore lo scorso 1° aprile (8% dal 5%). In pratica i dati sul pil giapponese del secondo trimestre sono stati peggiori anche rispetto a quelli post-tsunami della primavera del 2001, quando il pil crollò del 6,9%.

Gli analisti finanziari ritengono che con questi presupposti non sarà semplice centrare il target del 2% relativo al tasso di inflazione. Ecco perché ora sono in aumento le aspettative di nuove immissioni di liquidità da parte della BoJ, anche perché il governo Abe sembra intenzionato a inasprire ulteriormente la politica fiscale per far fronte all’eccessivo indebitamento pubblico (da tempo ben oltre il 200% del pil). Sul forex lo yen resta sotto pressione, anche se sta soffrendo poco nei confronti di euro e sterlina, le altre due valute del G-10 più vendute del momento. Secondo alcuni analisti valutari, il cambio dollaro/yen è proiettato verso quota 110 entro fine anno. Appare comunque più probabile quantomeno un approdo sulla resistenza di 108,50.

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