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Forex: super euro grazie alla crescita degli indici PMI oltre le attese

venerdì 24 gennaio 2014, di Nicola D’Antuono

La giornata di ieri ha sorriso alla moneta unica, che ha registrato guadagni esaltanti nel corso della seduta praticamente contro tutte le valute più importanti. A far volare l’euro sui mercati valutari ci ha pensato l’ottimo dato relativo agli indici PMI dell’eurozona, risultati in deciso miglioramento e superiori alle aspettative. Molto bene anche gli indici PMI tedeschi, che fanno presagire un buon risultato del pil nel primo trimestre dell’anno.

Gli investitori seguono con attenzione le dinamiche legate a crescita e inflazione nell’eurozona, soprattutto perché hanno fatto incetta di titoli denominati in euro nei mesi scorsi e ora si aspettano indicazioni positive dall’economia. Alcuni paesi restano deboli, in particolare Francia e Italia, ma la locomotiva tedesca potrebbe trainare l’intera eurozona grazie a tassi di crescita superiori alle attese.

Gli investitori restano vigili anche sul fronte dell’inflazione, in quanto i prezzi al consumo stanno seguendo un pericoloso trend decrescente che fa temere addirittura uno scenario di deflazione, un po’ come successo negli ultimi 15 anni in Giappone. L’allarme è stato lanciato anche dal Fondo Monetario Internazionale, ma secondo la BCE e la Bundesbank non ci sono motivi per preoccuparsi troppo in quanto la situazione in Europa è differente rispetto a quella giapponese.

Sul forex il super euro è la diretta conseguenza del miglioramento dei fondamentali macro nell’eurozona, in particolare in Germania, e dell’approccio meno espansivo della BCE rispetto ad altre banche centrali, come quella americana e giapponese. Il tasso di cambio EUR/USD è tornato a salire con grandissima forza, superando con decisione diverse resistenze di breve periodo. La quotazione è passata da 1,3530 a 1,37 circa e soltanto nella giornata di ieri è stata evidenziata una performance superiore all’1%.

Da un punto di vista tecnico la candela ad ampio range di ieri è un segnale di forza evidente, che ha letteralmente messo in fuga i trader che avevano posizioni short di breve-medio periodo. In caso di breakout esplosivo di quota 1,37, il cambio euro/dollaro potrebbe ambire a un ritorno sulla resistenza di 1,38, dove però è molto probabile che avvenga una significativa opposizione dei venditori. In ogni caso sarà decisivo il meeting della FED del 29 gennaio, quando il nuovo chairman Janet Yellen comunicherà ai mercati le nuove strategie di politica monetaria degli Stati Uniti.

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