Profondo rosso ieri sui mercati, in particolare in Europa con Milano maglia nera (-5%) e spread sovrani in forte rialzo (spread Btp-Bund a 404). Il clima di avversione per il rischio ha penalizzato l’euro soprattutto contro lo yen, mentre euro/dollaro non è sprofondato come si poteva magari ipotizzare all’inizio. In realtà, ieri anche il dollaro americano ha incontrato delle difficoltà, complice il dato di venerdì scorso sui non-farm payrolls (inferiori alle attese) e l’attesa per il Beige Book della FED in programma stasera. Stamattina l’attenzione degli investitori sarà rivolta all’asta dei BoT italiani a 3 e 12 mesi (complessivamente saranno collocati 11 miliardi di euro, previsti tassi in rialzo).
EUR/USD
Il cambio ieri è stato respinto poco sotto 1.3150 su una key-area, ma sta mostrando un andamento laterale da qualche giorno in un clima di forte incertezza. Un eventuale ritorno in area 1.3150 mi troverebbe pronto per cercare un punto di ingresso short a basso rischio sul grafico a 60 minuti (o addirittura sul 5 minuti), anche se non escludo nella prima parte della seduta un rimbalzo consistente dei mercati dopo le forti perdite di ieri che potrebbe portare il cambio anche verso 1.3180-90. Questa è sicuramente un’area short, dove potrei provare ad andare corto di euro e lungo di dollari con stop loss iniziale a 1.3240 e primo target a 1.3055.
GBP/USD
Seguirò con attenzione anche il cable, nonostante sia un mercato pieno di falsi segnali. Per ora tiene bene il supporto di 1.58, ma occhio che potrebbe esserci a breve un clamoroso breakout ribassista con target compreso tra 1.56 e 1.55. Il mio obiettivo è quello di shortarlo sulla zona di resistenza compresa tra 1.5915 e 1.5930, ove ricorressero le giuste condizioni. Fino a mezzogiorno potrò anche segnalare un eventuale ingresso intraday, poi sarò assente per circa tre ore per motivi di lavoro.
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