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Forex, euro-sterlina: le nuove prospettive dopo la Brexit

lunedì 27 giugno 2016, di Matteo Bienna

Il cambio euro-sterlina apre la settimana post-Brexit con un gap al rialzo che lo vede riprendere possesso di quota 0,82, dopo la chiusura a 0,811 di venerdì sera.

Continua quindi il rafforzamento della valuta comunitaria nei confronti della sterlina dopo la decisione presa dai cittadini britannici di escludere il Regno Unito dai confini dell’Unione Europea.

A seguito dell’ultima giornata nera vissuta dalle borse c’è grande curiosità su quali saranno gli effetti della Brexit nei prossimi giorni, sia nei mercati borsistici che sulle due valute maggiormente interessate dall’evento.

È infatti nel cambio euro-sterlina che si concentreranno gli esiti delle vicende che ora vedono come protagonisti l’Eurozona e il Regno Unito. L’incertezza su come verrano gestiti d’ora in poi i rapporti tra le due nuove aree economiche sembra totale, con le prime reazioni discordanti avute da Germania e Francia.

Quanto dureranno le conseguenze della Brexit è difficile a dirsi e ad oggi resta complesso capire anche chi tra Eurozona e Regno Unito è destinato a pagare di più gli effetti della Brexit nel breve e nel lungo termine, incertezze che si rifletteranno inevitabilmente sul cambio EUR/GBP.

La valuta comunitaria subirà a breve anche gli effetti delle elezioni spagnole e l’unità di intenti dei suoi principali paesi membri sarà il fattore chiave per avere un euro in ripresa nel prossimo futuro, mentre le trattative portate avanti dal Regno Unito e la sua stabilità interna costituiranno i punti cardine dell’altro fronte.

Dopo aver visto le previsioni per la settimana di euro-dollaro cerchiamo ora di capire quali possono essere le prospettive a breve termine per euro-sterlina.

Forex, euro-sterlina: prospettive e target di breve termine

Dopo l’exploit di venerdì che lo ha portato a salire da 0,76 a 0,81, il cambio euro-sterlina apre la settimana post-Brexit ritracciando verso lo 0,82, dopo il gap al rialzo che lo aveva visto aprire a 0,822.

La reazione estrema avuta dagli operatori durante la notte tra giovedì e venerdì trova la sua principale ragione nella convinzione diffusa che il Regno Unito sarebbe rimasto all’interno dell’Unione Europea.

Il vero e proprio shock di mercato ha portato a quella che in inglese viene definita come una “overreaction” ed euro-sterlina ha in poche ore raggiunto livelli di 15 mesi fa, come osservabile dal seguente grafico settimanale:

La reazione, per quanto intensa, non ha tuttavia registrato record troppo rilevanti nella recente storia del cambio, proprio perchè alla svalutazione della sterlina si è accompagnato anche un indebolimento della valuta comunitaria, effetto che ha contenuto l’alterazione del rapporto di forza tra le due valute.

Il destino di euro-sterlina rimane ad oggi il più incerto tra tutti i cambi post-Brexit. Per quanto sia diffusa la convinzione che il pound inglese sia destinato a svalutarsi sempre di più nelle prossime settimane non è infatti da escludere che sia l’euro in realtà ad uscirne malconcio.

Le ormai prossime elezioni spagnole, l’unità di intenti dei paesi membri dell’UE su come agire nell’immediato e un eventuale rafforzamento del dollaro americano sono tutti fattori che giocano contro un apprezzamento dell’euro, con EUR/GBP che potrebbe avere dei momenti di recupero e ritornare verso il supporto più vicino a 0,811 o al più alle soglie dello 0,80.

L’altra faccia della medaglia vede invece un deprezzamento della sterlina come il fattore più rilevante nei cambi che coinvolgono GBP. Si parla già in maniera diffusa di una possibile recessione per il Regno Unito e di un intervento della Bank of England atto a tagliare i tassi di interesse.

Ragioni di questo tipo basterebbero a sostenere un trend ribassista della sterlina e un raggiungimento del prossimo livello di resistenza a 0,831, il massimo toccato alla fine dello sprint di venerdì notte, seguito da 0,839, livello al di sopra del quale euro-sterlina avrebbe a portata di mano i massimi degli ultimi cinque anni.

All’alba del post-Brexit la situazione è ancora estremamente incerta ed è difficile prevedere quali saranno gli effetti di un evento che non ha precedenti nella storia. Ma non è da escludersi che già durante questa settimana il mercato possa offrire dei primi segnali sul prossimo futuro di euro-sterlina.

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