Forex, euro-dollaro: sale la moneta unica sui commenti di Draghi - Conferenza stampa BCE

L’euro ha recuperato le perdite contro il dollaro USA mercoledì, dopo che la Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi di interesse invariati al minimo storico dello 0.05% e dopo che il presidente Mario Draghi ha riferito che il piano di acquisto di asset sta sostenendo la crescita nell’Eurozona.

Il dollaro USA continua però ad essere sostenuto dai dati ottimistici di oggi pubblicati sul Calendario Economico.

Il cambio euro-dollaro EURUSD era sceso a quota 1.1081, il minimo di sessione, per poi salire e colpire quota 1.1273 sulle parole di Draghi, in rialzo dell’1.07% (ore 17:13).

La coppia ha trovato supporto a 1,1001, minimo del 22 maggio e resistenza a 1,1210, massimo del 22 maggio.

A conclusione della riunione di politica monetaria mensile, la BCE ha mantenuto stabile il tasso di interesse di riferimento allo 0,05%, in linea con le aspettative del mercato.
Commentando la decisione, il presidente della BCE Mario Draghi ha detto che il programma di acquisto di asset della banca - previsto dal quantitative easing - "procede bene".

Leggi qui il resoconto completo della conferenza stampa della BCE del 3 giugno.

Ha poi aggiunto che gli acquisti di asset continueranno fino alla fine di settembre 2016 e

"fino a quando si vedrà un adeguamento costante sull’inflazione verso il raggiungimento del nostro obiettivo di un tasso d’inflazione inferiore ma prossimo al 2% nel medio periodo".

Draghi ha anche detto che il programma di acquisto di asset della BCE sta contribuendo alla crescita economica e che la piena attuazione delle misure di politica monetaria della banca "fornirà il supporto necessario per l’economia dell’Eurozona."

Precedentemente, i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio della zona euro sono aumentate dello 0,7% nel mese di aprile e del 2,2% rispetto all’anno precedente.

La pubblicazione di un altro market mover ha mostrato che il tasso di disoccupazione nella regione è sceso all’11,1% nel mese di aprile dall’11,2% di marzo.

Draghi si è trovato a dover affrontare vari giornalisti che spingevano affinché commentasse la possibilità di default in Grecia: leggi qui i commenti di Mario Draghi sulla possibilità di una Grexit.