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Cambio euro-dollaro, previsioni e analisi tecnica: cosa aspettarsi ora?
sabato 26 marzo 2016, di
Dopo una settimana che l’ha visto scendere da quota 1,127 fino a 1,116, il cambio euro-dollaro (EUR/USD) sembra aver ripreso una corsa al ribasso, con il ritorno del super dollaro e delle aspettative per un rialzo dei tassi da parte della Fed nel mese di Aprile.
Nei prossimi giorni, tuttavia, saranno presenti numerosi market mover ad alto impatto sul cambio euro-dollaro che riguardano l’Eurozona e in particolare gli USA.
Sarà bene quindi tenere sotto controllo il nostro calendario economico e capire come il cambio euro-dollaro potrà muoversi in uno scenario di breve termine e di alta volatilità.
Cambio euro-dollaro: settimana al ribasso
Sul cambio euro-dollaro il biglietto verde ha ripreso vigore sulla scia dei cambi di prospettiva che la Federal Reserve potrebbe apportare alla sua politica monetaria.
Il sospetto di un possibile aumento dei tassi di interesse nel mese di aprile ha condotto verso un ribasso il cambio euro-dollaro, che in questa settimana ha visto il registrarsi di cinque candele ribassiste su cinque giorni.
Il cambio euro-dollaro proviene da una fase di altissima volatilità che l’ha visto oscillare tra l’1,08 e l’1,13 per ben due volte nel giro di poco più di un mese. La volontà del cambio euro-dollaro di rompere al ribasso o al rialzo questo ampio corridoio è sembrata chiara, anche se finora infruttuosa.
Tra i mesi di dicembre e gennaio l’orizzonte all’interno del quale l’euro-dollaro oscillava era molto più ristretto, essendo rimasto incagliato tra l’1,08 e l’1,095, al netto di qualche rara e fugace violazione.
Ora il movimento sembra essere di più ampio respiro ma sempre costretto all’interno di due livelli di prezzo questa volta davvero importanti: 1,082 e 1,131.
Cambio euro-dollaro: analisi dei possibili scenari
Individuati dalle due linee rosse, vediamo nel seguente grafico il peso che ricoprono per il cambio euro-dollaro i livelli di prezzo di 1,082 e 1,131:
- 1,082 è stato il livello di partenza della prima spinta al rialzo di inizio febbraio. Il prezzo è poi tornato a testare lo stesso livello per ben due volte, con precisione chirurgica, dopo ampie spaziature al rialzo;
- 1,131 ha rappresentato il punto di inversione del 12 febbraio, dove la salita vertiginosa si è specchiata in una discesa del tutto analoga. Lo stesso livello di prezzo ha poi ricoperto esattamente lo stesso ruolo poco dopo un mese, candidandosi a importante resistenza per ulteriori spinte rialziste.
In una situazione che vede il formarsi allo stesso tempo di una figura a V rialzista e di un doppio massimo (ribassista) altrettanto evidente, il cambio euro-dollaro sembrerebbe ora mirare verso il 38.2 di Fibonacci, dove troviamo anche le medie mobili a 60 e 200 periodi, che calamitano il prezzo verso quota 1,105.
L’incrocio da poco avvenuto delle medie mobili a 20 e a 60 periodi, di colori celeste e azzurro, con la media mobile a 200 periodi (tratteggiata di bianco) suggeriscono, al momento, la presenza di una residua spinta rialzista, ma non scontano ancora la discesa di questa settimana.
Un ritorno del cambio euro-dollaro al di sotto dell’1,11 sembrerebbe un percorso più naturale: l’euro-dollaro si ritroverebbe a metà strada tra le due pareti del canale, pronto ad essere proiettato al rialzo o al ribasso dalle azioni di BCE e FED. Ma non è da escludere che la prossima settimana possa rivelare già delle sorprese, vista la presenza di numerosi market mover per Eurozona e USA.
Cambio euro-dollaro: market mover della settimana
Prevista alta volatilità sul cambio euro-dollaro dal 28/03 al 01/04.
Vediamo quali sono i principali market mover che interessano le due valute, da lunedì a venerdì:
- contratti pendenti di vendita di abitazioni USA di febbraio, previsto in aumento (lunedì 28 marzo)
- rapporto sulla fiducia dei consumatori USA di marzo, previsto in aumento (martedì 29 marzo)
- indice dei prezzi al consumo annuale per l’Eurozona, previsto in leggero rialzo ma sempre negativo (mercoledì 30 marzo);
- variazione dell’occupazione non agricola USA di marzo, previsto in aumento (mercoledì 30 marzo)
- scorte di petrolio greggio settimanali (mercoledì 30 marzo)
- variazione della disoccupazione in Germania a marzo, in crescita (giovedì 31 marzo)
- indice dei prezzi al consumo annuale per l’Eurozona, previsto in leggero aumento ma ancora negativo (giovedì 31 marzo)
- dati sul settore manifatturiero tedesco e americano (venerdì 1 aprile)
- busta paga del settore non agricolo per gli USA di marzo, previsto in calo (venerdì 1 aprile)
- tasso di disoccupazione USA di marzo, previsto stabile (venerdì 1 aprile).
Questi sono solo i principali market mover della settimana, che è costellata di molti altri dati sulla carta meno importanti.
Sarà quindi necessario agire con cautela e tenere sotto controllo il nostro calendario.
Tuttavia, eventuali rilevazioni di dati al di sopra o al di sotto delle aspettative potrebbero portare il cambio euro-dollaro verso una strada chiara fin dai prossimi giorni. I market mover potrebbero giocare un importante ruolo previsionale su quale sarà la prossima parete del canale oggetto di test.
