Home > Altro > Archivio > Forex: è iniziata una nuova era per il dollaro? Il parere degli analisti
Forex: è iniziata una nuova era per il dollaro? Il parere degli analisti
mercoledì 29 maggio 2013, di
Il dollaro USA è stata una valuta in declino per decenni. Eppure i segnali di forza per l’economia degli Stati Uniti, un boom del mercato azionario e la prospettiva secondo cui gli Stati Uniti diventeranno un esportatore netto di petrolio nei prossimi anni suggeriscono che le cose potrebbero presto cambiare.
"Credo di poter dire che stiamo assistendo ad un cambiamento favorevole del sentiment nei confronti del dollaro USA," ha dichiarato Ed Ponsi, amministratore delegato di Barchetta Capital Management a New York. "Dieci anni fa era opinione diffusa che l’euro avrebbe finalmente soppiantato il dollaro come valuta di riserva del mondo, ma ora non è più così".
L’indice del dollaro, una misura del valore del dollaro contro le valute dei principali partner commerciali degli Stati Uniti, la scorsa settimana ha raggiunto il suo livello più alto in quasi tre anni a 84.50.
La tendenza al ribasso del dollaro è durata quasi 30 anni a causa della debole crescita economica e più recentemente a causa del denaro stampato dalla Federal Reserve per finanziare acquisti di asset.
L’indice del dollaro è attualmente a circa 84.25 - ben al di sotto del picco superiore a 157 raggiunto nel 1985; il trend è comunque destinato a salire nei prossimi mesi.
L’indice del dollaro negli ultimi 10 anni
Segnali di cambiamento
Gli analisti pensano che il fatto che il dollaro sia in salita insieme con l’indice di borsa S&P 500 sia un segnale rialzista per la moneta in quanto suggerisce che gli investitori stranieri si stanno muovendo verso i titoli azionari statunitensi e per farlo stanno puntando sul greenback (il dollaro, appunto).
Le partecipazioni estere di azioni e obbligazioni degli Stati Uniti sono più che raddoppiate dal 2005, secondo i dati diffusi dal Tesoro degli Stati Uniti all’inizio di questo mese e hanno registrato un aumento del 10,6% dal 2011.
"Il cambiamento fondamentale di quest’anno è che il dollaro non è più una valuta a rischio-on, rischio-off", ha detto George Saravelos, responsabile europeo della strategia valutaria di Deutsche Bank.
"L’indice S&P 500 è in grande rialzo quest’anno e il dollaro è ancora più forte, il che è insolito rispetto agli anni precedenti. Questo è uno dei motivi principali per cui siamo rialzisti sul dollaro", ha detto.
Prospettive positive
Le aspettative secondo cui gli Stati Uniti si trasformeranno da importatore netto di petrolio ad esportatore netto nel corso dei prossimi anni suggeriscono ancora una prospettiva più forte per il dollaro, dicono gli analisti.
Sicuramente gli Stati Uniti stanno registrando performance migliori rispetto all’Europa colpita dalla recessione o il Giappone, che si sta ora tirando fuori dalla depressione e questo è un altro stimolo per i tori del dollaro, che hanno iniziato ad anticipare un prossimo stimolo monetario da parte della Fed.
"Il dollaro è ancora a livelli storicamente bassi, ma noi pensiamo che il trading del dollaro sia positivo e che salirà ancora", ha detto Patrick Bennett, strategist di valuta presso la banca canadese CIBC.
La scorsa settimana, HSBC ha rivisto le sue previsioni sul dollaro. Ad esempio, ora ci si aspetta che l’euro scenderà a $1,22 all’inizio del prossimo anno da una precedente stima di $1.37.
"Il dollaro è già salito, ma questo è solo l’inizio", hanno detto gli analisti di HSBC.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: CNBC |