Forex: Peso messicano ai minimi di sempre. Nell’ultimo anno ha perso il 20%

Il peso messicano viene da tempo indicato dagli analisti del mercato valutario come una delle monete dei paesi emergenti più interessanti e stabili in un’ottica di medio-lungo periodo. Il Messico ha un’economia molto dipendente da quella dei vicini Stati Uniti, ma comunque è da tempo in grado di camminare da sola sfruttando una bilancia commerciale positiva e un pil tutto sommato in buona crescita. La valuta, invece, è molto legata alle decisioni della FED in tema di politica monetaria, ma anche all’andamento dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali.

Tuttavia da settembre scorso il peso messicano non riesce a chiudere un mese in attivo nei confronti del biglietto verde, tanto che il tasso di cambio USD/MXN è arrivato a spingersi fino ai livelli record di 15,77, registrando un apprezzamento del 5% a partire da metà maggio scorso. Nell’ultimo anno la valuta centro-americana si è svalutata del 20% contro il dollaro statunitense, ma secondo gli analisti del forex è sottovalutata. La banca centrale messicana, però, non sembra avere alcuna intenzione di intervenire a sostegno della propria valuta.

L’obiettivo delle autorità monetarie di Città del Messico è quello di dare slancio all’export attraverso una valuta più debole, in una fase in cui le principali banche centrale dei paesi emergenti stanno lottando con decisione per evitare clamorosi crolli delle proprie monete dopo l’avvio del tapering della FED e le aspettative di aumento dei tassi negli USA tra fine 2015 e inizio 2016. Gli esperti si aspettano una fase di consolidamento sul cambio USD/MXN tra 15,5 e 14,5, anche se qualche specialista del forex è convinto che in futuro si possa tornare in area 14.