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Forex: Euro/Dollaro. La settimana sul cambio EUR/USD (08/10/2012)

lunedì 8 ottobre 2012, di Federica Agostini

Il cambio EURO/DOLLARO si è ripreso dopo la caduta, ma senza andare troppo lontano. Sembrerebbe che alcuni progressi siano stati raggiunti in Spagna e Grecia, ma l’incertezza rimane ancora elevata. Il meeting dell’Eurogruppo e il prossimo discorso di Mario Draghi sembrerebbero gli eventi più importanti e impattanti sull’andamento della coppia EUR/USD.

Durante la conferenza stampa a seguito della riunione di consiglio BCE, il presidente Draghi non ha annunciato alcun cambiamento di politica monetaria, ma ha sottolineato che il programma di acquisto titoli, definito OMT, è pronto e in attesa della richiesta di aiuti da parte della Spagna che, tuttavia, non è ancora arrivata. Che la Spagna intenda aspettare ancora una settimana, dopo le elezioni regionali? In Grecia, invece, sembrerebbe che si sia giunti ad un accordo riguardo alla questione della privatizzazione, sebbene rimangano pendenti ancora molte questioni, come quella aperta dalla dichiarazione del governo ellenico che entro la fine di novembre vedrà le casse di stato comlpetamente svuotate.
D’altra parte, dagli Stati Uniti, l’esito positivo dei Non-Farm Payrolls ha migliorato il sentiment generale.

Analisi tecnica

Il cambio dell’Euro/Dollaro ha iniziato il nuovo trimestre con un balzo, senza però riuscire a rompere con decisione la zona al di sopra del 1.2960. Ad ogni modo, verso la fine di questa settimana la coppia dovrebbe riuscire a rompere e superare l’importante soglia psicologica del 1.30.

 Linea di downtrend

La linea, iniziata a febbraio dal 1.3486 si è formata tra aprile e marzo. Come mostra il grafico, il rally ha spinto la coppia verso questo livello, con il quale la coppia sta "flirtando" da tempo. Gli ultimi movimenti indicano che la linea del 1.3480 si conferma come importantissima resistenza.

Dunque, tutto sommato, l’incertezza continua a dominare l’Eurozona e, stando al calendario settimanale, non dovrebbero esserci "breaking news" che possano cambiare il corso delle cose, almeno fino al meeting del prossimo 18-19 ottobre. Soprattutto riguardo alla Grecia, dove le negoziazioni sembrano interminabili; seppure la Spagna decidesse di fare richiesta per gli aiuti, non bisogna dimenticare che tale possibilità è già in qualche modo prezzata dai mercati.

Market mover della Settimana

1. Meeting dell’Eurogruppo: quest’oggi i ministri delle Finanze dei 17 paesi dell’Eurozona si incontreranno a Bruxelles in un meeting che viene spesso interpretato come la "deadline" per la Grecia.

2. Vertice Merkel-Samaras: domani la Cancelliera tedesca volerà ad Atene per incontrare il premier ellenico Samaras e mostrare il proprio supporto nel tentativo di alleggerire le tensioni.

3. Discorso di Mario Draghi al Parlamento Europeo: previsto per domani l’intervento del presidente BCE al Parlamento Europeo di Bruxelles.

Per il Dollaro USA, i market mover in programmazione questa settimana non sono moltissimi e oltre alle settimanali richieste di sussidi per la disoccupazione (attese per giovedì), i market mover più impattanti della settimana saranno la bilancia commerciale (giovedì), l’indice dei prezzi alla produzione e la fiducia dei consumatori (venerdì).

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