Wall Street ha aperto in calo, seguendo così l’andamento dei listini azionari europei, in attesa dei primi importanti eventi di inizio novembre: insiediamento di Draghi alla BCE, decisione sui tassi di FED e BCE, G20 di Cannes (3-4 novembre). Proprio il G20 rappresenterà forse il momento cruciale di fine anno, considerando che è attesa la decisione sul taglio del debito greco, la ricapitalizzazione delle banche, l’ampliamento dell’EFSF e forse anche quello del FMI guidato da Christine Lagarde.
Sul Forex forte negatività sull’euro che perde terreno nei confronti delle majors. Perfino EUR/JPY – interessato dall’intervento della BoJ per svalutare lo yen – è in netta discesa dai top di area 111.50, visto che i prezzi quotano attualmente in area 109. Il cross EUR/USD resta sotto 1.40, dopo aver toccato un bottom intraday a 1.3968. Spulciando i grafici intraday sui time frame più stretti, sembra che area 1.3970-60 sia potenzialmente in grado di risollevare le sorti del cambio, anche se dovrebbe essere necessaria una ripresa anche dell’equity per facilitare il ritorno di un maggiore appetito per il rischio.
Sul Forex è diversa, invece, la situazione della sterlina che contro il dollaro americano ha recuperato parecchio dai minimi di giornata posti sotto 1.5970. Il cable ha invertito la rotta da diverse ore, tanto che i prezzi sono tornati già in area 1.6050. Il dollaro USA non mostra più la stessa forza del mattino e ciò potrebbe arrestare ancora la crescita delle quotazioni anche contro lo yen. Il cambio USD/JPY, ora a 78, è in deciso ribasso dai massimi di giornata di area 79.50. Per quanto riguarda le commodity, l’oro è tornato in area 1720$/oz mentre l’argento è in area 34.3$/oz. In recupero dai minimi intraday anche il petrolio Wti, tornato sopra 92$ al barile.
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